mercoledì 16 settembre 2009

Noi, cittadini

Sarò sincero, anche se non ci faccio una bella figura: riesco sempre meno a seguire le fabulae che ci raccontano, per farci addormentare bene, i TG.
Mi sfugge, ad esempio, l'importanza del signor D'Alessio Gigi: l'uscita di un suo disco viene raccontata in tre servizi, su tre diversi TG serali; mi allarma il sorrisone della signora Cesara Bonamici quando, scintillante lo sguardo per lo scoop del TG5, mi racconta del processo in Francia ai cattivoni che hanno dato fuoco ad un povero cane.

Mi avvolgo poi in ragionamenti senza fine quando sento delle prime sentenze contro l'immigrazione clandestina in un tribunale di Milano.
Sento dire che qualche difensore ha opposto vizio di anticostituzionalità e che qualche giudice tale opposizione non l'ha accettata 'perché scarsamente argomentata', come a dire, se si impegnava di più, mi convinceva.
Qui proprio non seguo più e mi smarrisco: senz'altro la colpa è stata dei miei insegnanti di Storia, al Liceo, che di Costituzione e di Educazione Civica poco o meglio, nulla, ci hanno parlato: la copertina del libro di educazione civica risulta infatti l'unica che ho ricoperto di disegnetti, a significare evidentemente la noia in quelle ore (e dire che si era tutti di sinistra, allora...) ed è questo l'unico libro, del quinquennio, che non è stato mai aperto.

Il mio dubbio è dunque questo:
Arturo Carlo Jemolo, nel suo Che cos’è la Costituzione,in «Guide alla Costituente», Roma 1946 dice che:
"Per Costituzione s’intende l’insieme delle leggi fondamentali dello Stato, leggi che stabiliscono quali sono i diritti e i doveri dei cittadini, quali i poteri dello Stato, quale la sua forma."
Dunque: qui ci sono le leggi di uno stato e i suoi cittadini.
La condizione di cittadino è riconosciuta dall'avere diritti civili e politici. Quindi, si è cittadini non perché ci si trova fisicamente in uno stato, ma perché esiste uno status di cittadino dato dai suoi rapporti giuridici con lo stato.
Le persone che non hanno la cittadinanza di uno stato sono dunque semplicemente stranieri, o cittadini di un altro stato, per semplificare.
E allora: ad uno straniero, sarebbe la stretta conseguenza di questo ragionamentino, non si può giuridicamente applicare la costituzione italiana, e a nulla serve richiamare l'articolo 3, ad esempio ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali") là dove, appunto, si parla di religione, sesso, razza opinione politica etc. di cittadini italiani.
Insomma, altra cosa è la Costituzione italiana, altra cosa la Dichiarazione dei diritti dell'uomo.
Ma, per metter tutto nella purea delle notizie, nessuno questo lo chiarisce, e così, forse, non vengono date le notizie correttamente.
Se intervistassero un costituzionalista in più e un allenatore o una miss in meno, farebbero cosa buona e giusta, ma sicuramente, invece di favorirci la digestione e conciliarci il sonno, ci farebbero aumentare l'acidità di stomaco.

P.S.:
Al signor Arturo Carlo Jemolo Wikipedia, prima della lista delle opere, dedica 13 righe, al signor Gigi D'Alessio ne dedica 81.

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