Da un po' di tempo tutti ci stiamo guardando intorno per comperare i regali di Natale. I ritardatari, come il sottoscritto, aspetteranno il 23 o il 24 dicembre, mal sopportando la scocciatura di questa caccia all'idea originale; gli altri, e qualcuno anche nella mia famiglia, hanno già fatto gli acquisti e sono 'a posto'.
I più longimiranti potrebbero già pensare ai regali di Natale che faranno tra qualche anno: l'idea regalo che sottopongo alla vostra attenzione è uno di quei dolci animaletti, magari un po' scontrosi, ma tutti lanosi e morbidi da coccolare, specie da cuccioli, che sono abituati a starsene a dormire fuori all'aperto, anche a basse temperature. Condizione necessaria è avere almeno un piccolo giardino (ma se è grande, sicuramente è meglio); se si abita al nord la condizione è addirittura ideale.
Che ne pensate, dunque, di un mammut, magari un esemplare nano?
Secondo me sarà la moda dei prossimi anni: ora che a clonare topi, pecore, maiali e primati sono buoni tutti, nella Penn State University hanno raggiunto una tecnologia che consente agli scienziati di estrarre sequenze di DNA dal pelo o dalle piume dei resti di un animale, vissuto magari nel Pleistocene. I tessuti cheratinosi, diversamente da quelli dei muscoli e delle ossa, proteggono per millenni le cellule del DNA, che non si mescolano, degradandosi, con le componenti cellulari di virus e batteri che hanno aggredito gli animali morti decine o centinaia di migliaia di anni fa.
Basterà poco, e una mamma che porti avanti una gravidanza (chissà quante elefantesse sterili sarebbero contente di poter avere un bel mammuttino lanoso), ed il gioco sarà fatto; per i modelli di taglia minore basterà un incrocio con gli elefanti nani. Pensate a quanto sarà carino far cavalcare ad un ragazzino dawn un piccolo mammut invece che un annoiato pony!
Se però preferiste, che so, qualche simpatico uccelletto da gabbia, meno impegnativo, potreste ripiegare su un bell'esemplare, adesso estinto, di dodo.
E per i più dotati di personalità, ve lo immaginate portarsi a guinzaglio una tigre con i denti a sciabola? Pensate a come si sentirebbe il vostro vicino che va a giro con un mastino napoletano, una vera polpetta per il vostro felino clonato dalla nera pelliccia lucente!
domenica 25 novembre 2007
lunedì 19 novembre 2007
domenica 18 novembre 2007
giovedì 15 novembre 2007
San Leopoldo
Oggi la Chiesa Cattolica festeggia San Leopoldo.
Leopoldo di Babenberg (1073-1136) era un nobile austriaco che, appena ventitreenne, divenne margravio d'Austria, succedendo al padre. Sposò Agnese, la sorella, vedova, dell'imperatore Enrico IV e da lei, che aveva già due figli, ne ebbe diciotto (!) di cui undici sopravvissero. Fondò numerosi monasteri (Benedettini, Cistercensi, Agostiniani), alcuni dei quali (tra cui Heiligenkreuz [Santa Croce], costruito nel luogo dove ebbe la visione della Madonna) esistono ancora. Fu un uomo pio (lo chiamavano così quando era ancora in vita) ma combatté contro gli Ungheresi per difendere la patria e fu di supporto alla Prima Crociata. Lo si rappresenta armato, una corona con la croce, ed il modellino della chiesa di Heiligenkreuz in mano.
Per onorare il santo di cui portava il nome, Leopoldo II di Asburgo-Lorena (Granduca di Toscana tra il 1824 e il 1859), fece costruire, a Follonica, nella Maremma grossetana malarica che aveva contribuito a bonificare, una chiesa molto particolare. Progettata da Alessandro Manetti, ingegnere Direttore del servizio granducale delle Acque e Strade, e dal genero, l'architetto Carlo Reishammer, la Chiesa della Ghisa fu costruita con molti elementi realizzati dalla adiacente Fonderia Granducale e costituisce un oggetto unico nell'architettura mondiale.
Leopoldo di Babenberg (1073-1136) era un nobile austriaco che, appena ventitreenne, divenne margravio d'Austria, succedendo al padre. Sposò Agnese, la sorella, vedova, dell'imperatore Enrico IV e da lei, che aveva già due figli, ne ebbe diciotto (!) di cui undici sopravvissero. Fondò numerosi monasteri (Benedettini, Cistercensi, Agostiniani), alcuni dei quali (tra cui Heiligenkreuz [Santa Croce], costruito nel luogo dove ebbe la visione della Madonna) esistono ancora. Fu un uomo pio (lo chiamavano così quando era ancora in vita) ma combatté contro gli Ungheresi per difendere la patria e fu di supporto alla Prima Crociata. Lo si rappresenta armato, una corona con la croce, ed il modellino della chiesa di Heiligenkreuz in mano.
Per onorare il santo di cui portava il nome, Leopoldo II di Asburgo-Lorena (Granduca di Toscana tra il 1824 e il 1859), fece costruire, a Follonica, nella Maremma grossetana malarica che aveva contribuito a bonificare, una chiesa molto particolare. Progettata da Alessandro Manetti, ingegnere Direttore del servizio granducale delle Acque e Strade, e dal genero, l'architetto Carlo Reishammer, la Chiesa della Ghisa fu costruita con molti elementi realizzati dalla adiacente Fonderia Granducale e costituisce un oggetto unico nell'architettura mondiale.
mercoledì 14 novembre 2007
Terra Piena
Sono passati decenni dall'ultima volta che si è vista l'immagine della Terra vicino al bordo della Luna, fotografata da una sonda spaziale: è diventata celeberrima la foto scattata dall'Apollo 8 (il 24 dicembre del 1968) della Terra che sorge dietro il profilo butterato della superficie lunare.
Ecco ora i filmati, in alta definizione, della sonda giapponese Kaguya, in orbita intorno alla Luna, che si possono trovare sul sito della JAXA, l'Agenzia di Esplorazione Aerospaziale giapponese.
Il 'fotogramma' catturato mostra il polo nord lunare, da circa 100 km di quota, e la Penisola Araba con l'Oceano Indiano.
[Via: Spaceports]
Ecco ora i filmati, in alta definizione, della sonda giapponese Kaguya, in orbita intorno alla Luna, che si possono trovare sul sito della JAXA, l'Agenzia di Esplorazione Aerospaziale giapponese.
Il 'fotogramma' catturato mostra il polo nord lunare, da circa 100 km di quota, e la Penisola Araba con l'Oceano Indiano.
[Via: Spaceports]
Un TIR di libri per il Perù
Gran movimento di libri, in Cile.
Dopo averli rubati dalla Biblioteca Nazionale di Lima durante la Guerra del Pacifico, alla fine dell'Ottocento, il Cile ha deciso di restituire al Perù il maltolto.
Qualche settimana fa il corriere ha così riportato indietro, dopo 126 anni, ben 3788 libri di grande valore (molti sono del 1500), alcuni veramente da collezione, come il manoscritto della Storia del Perù dell'indio Garcilaso de la Vega (1617) o sei volumi dell' Encyclopedie di Diderot e D'Alembert.
Oltre due tonnellate di libri, in totale, in più di duecento casse.
Gran bel gesto.
Qui la notizia dalla Biblioteca Nazionale di Lima; qui invece il Santiago Times.
Dopo averli rubati dalla Biblioteca Nazionale di Lima durante la Guerra del Pacifico, alla fine dell'Ottocento, il Cile ha deciso di restituire al Perù il maltolto.
Qualche settimana fa il corriere ha così riportato indietro, dopo 126 anni, ben 3788 libri di grande valore (molti sono del 1500), alcuni veramente da collezione, come il manoscritto della Storia del Perù dell'indio Garcilaso de la Vega (1617) o sei volumi dell' Encyclopedie di Diderot e D'Alembert.
Oltre due tonnellate di libri, in totale, in più di duecento casse.
Gran bel gesto.
Qui la notizia dalla Biblioteca Nazionale di Lima; qui invece il Santiago Times.
domenica 11 novembre 2007
Domenica del Ricordo
Remembrance Sunday oggi, in Gran Bretagna: la seconda domenica del mese di Novembre è l'occasione per ricordare i caduti della Grande Guerra.
L'armistizio fu firmato nel 1918 a Compiègne, l'11/11 alle ore 11.
La BBC dal 1946 copre l'evento con una trasmissione in TV che è, da allora, la più lungo diretta dell'anno, e questo la dice lunga sulla sensibilità degli anglosassoni (altro che l'italico 'Concerto del 1° Maggio').
Alcuni dei soldati britannici, ultracentenari, sono ancora vivi, come ci ricorda BBC News.
In famiglia abbiamo avuto anche noi chi ha partecipato alla guerra, e chi c'è morto.
L'armistizio fu firmato nel 1918 a Compiègne, l'11/11 alle ore 11.
La BBC dal 1946 copre l'evento con una trasmissione in TV che è, da allora, la più lungo diretta dell'anno, e questo la dice lunga sulla sensibilità degli anglosassoni (altro che l'italico 'Concerto del 1° Maggio').
Alcuni dei soldati britannici, ultracentenari, sono ancora vivi, come ci ricorda BBC News.
In famiglia abbiamo avuto anche noi chi ha partecipato alla guerra, e chi c'è morto.
sabato 10 novembre 2007
Una borsa di libri per il Cile
La presidentessa cilena Michelle Bachelet ha preso una iniziativa insolita per elevare il livello culturale dei suoi concittadini.
Dato che in Cile si legge pochissimo e che la povertà di numerose famiglie non facilita l'approccio alla lettura, il governo ha deciso di investire circa sette milioni di euro per l'iniziativa Una borsa di libri.
Dopo che una apposita commissione ha selezionato 49 titoli tra cui scegliere, saranno preparati e distribuiti alle famiglie indigenti, tra il 2008 ed il 2010, centrotrentatremila pacchi-dono, ciascuno con nove libri, oltre ad un dizionario enciclopedico.
Ci saranno raccolte di fiabe (Andersen, Perrault, Grimm, Esopo), fumetti (Tin Tin di Hergé e Asterix di Goscinny), libri di letteratura internazionale (L'isola del tesoro di Stevenson, Le metamorfosi di Kafka, Cuore di De Amicis, I racconti di Hemingway, Il libro di Tobia dalla Bibbia).
L'elenco completo dei libri della lista si trova nel link alla fine di questa pagina.
I dubbi sull'operazione sono tanti: i libri, per chi non ha niente, sono un bene di valore (Pinocchio non vende forse l'Abbecedario per avere i soldi per entrare nel Teatro dei Burattini di Mangiafuoco?); non sarebbe stato opportuno fare invece un investimento socialmente più importante del regalo di una bibliotechina personale di base, come investire in biblioteche locali o nei BiblioBus, le biblioteche circolanti su autobus che se ne vanno in giro, oggi, in vari paesi africani a prestar libri e passavano da un paesino all'altro nella nostra Italia della fine annii '50? (A dire la verità, il BiblioBus ce l'hanno anche oggi a Firenze, all'Isolotto....)
D'altra parte, ciascuno conosce i problemi della sua nazione: in Francia hanno regalato a tanti studenti una penna USB piena di programmi Open Source per convincerli all'uso dell' ordinateur.
Dato che in Cile si legge pochissimo e che la povertà di numerose famiglie non facilita l'approccio alla lettura, il governo ha deciso di investire circa sette milioni di euro per l'iniziativa Una borsa di libri.
Dopo che una apposita commissione ha selezionato 49 titoli tra cui scegliere, saranno preparati e distribuiti alle famiglie indigenti, tra il 2008 ed il 2010, centrotrentatremila pacchi-dono, ciascuno con nove libri, oltre ad un dizionario enciclopedico.
Ci saranno raccolte di fiabe (Andersen, Perrault, Grimm, Esopo), fumetti (Tin Tin di Hergé e Asterix di Goscinny), libri di letteratura internazionale (L'isola del tesoro di Stevenson, Le metamorfosi di Kafka, Cuore di De Amicis, I racconti di Hemingway, Il libro di Tobia dalla Bibbia).
L'elenco completo dei libri della lista si trova nel link alla fine di questa pagina.
I dubbi sull'operazione sono tanti: i libri, per chi non ha niente, sono un bene di valore (Pinocchio non vende forse l'Abbecedario per avere i soldi per entrare nel Teatro dei Burattini di Mangiafuoco?); non sarebbe stato opportuno fare invece un investimento socialmente più importante del regalo di una bibliotechina personale di base, come investire in biblioteche locali o nei BiblioBus, le biblioteche circolanti su autobus che se ne vanno in giro, oggi, in vari paesi africani a prestar libri e passavano da un paesino all'altro nella nostra Italia della fine annii '50? (A dire la verità, il BiblioBus ce l'hanno anche oggi a Firenze, all'Isolotto....)
D'altra parte, ciascuno conosce i problemi della sua nazione: in Francia hanno regalato a tanti studenti una penna USB piena di programmi Open Source per convincerli all'uso dell' ordinateur.
E' l'ora de L'Espresso
La mia statistica dice che circa il 7% delle pagine dell'ultimo numero del settimanale L'Espresso è dedicato alla pubblicità, a piena pagina, di orologi da polso (uno solo femminile).
17 paginone a colori per questi oggetti del desiderio.
C'è qualcosa che non funziona in me? Da anni non porto più al polso un orologio: sarà per l'overdose che ne ho a casa?
venerdì 9 novembre 2007
Luna, siamo pronti
40 anni fa.
Era il 9 Novembre 1967, il Saturno V era pronto a partire con l'Apollo 4, senza uomini a bordo, per il primo test di rientro a Terra delle future missioni sulla Luna.
Me lo ha ricordato StarBaseOC.
Era il 9 Novembre 1967, il Saturno V era pronto a partire con l'Apollo 4, senza uomini a bordo, per il primo test di rientro a Terra delle future missioni sulla Luna.
Me lo ha ricordato StarBaseOC.
sabato 3 novembre 2007
Pasqua per Laika
La prima immagine che ho di Laika è quella di un premio messo in palio dal negozio di alimentari vicino a casa in occasione della Pasqua, sarà stato il '59 od il 60.
L'oggetto era una specie di grande pallone di plastica, irsuto di antenne rosse come una mina antisommergibile, con all'interno un cane, anch'esso di plastica, ben visibile da un'apertura trasparente.
Anche noi comprammo un numero della lotteria, ma l'estrazione la vinse un ragazzino fortunato che abitava ad un paio di vie di distanza da casa nostra, e che non conoscevo.
Sono certo di aver saputo di cosa si trattasse: avevo 4 o 5 anni ma il lancio di un cane dentro una cosmonave, avvenuta un paio di anni prima, era una notizie che non si poteva ignorare, anche se in casa non avevamo ancora la TV.
Laika era stata lanciata il 3 Novembre del 1957 dall'Unione Sovietica a bordo dello Sputnik 2, in gran fretta, perché il compagno Nikita Sergeevič Chruščёv voleva si festeggiasse l'anniversario, il 40°, della rivoluzione di Ottobre.
(Sì, la Rivoluzione di Ottobre fu fatta in Novembre, colpa del fatto che in tutti i territori dell'impero zarista era ancora in vigore il calendario giuliano....)
Il satellite continuò le sue orbite per ben 162 giorni, Laika doveva sopravvivere per 10 giorni, poi, inconsapevole, avrebbe dovuto mangiare una dose di cibo avvelenato che l'avrebbe fatta morire. In realtà, ma si è saputo solo alcuni anni fa, morì poche ore dopo il lancio, per lo stress e il surrriscaldamento dell'abitacolo, ma questo allora non si sapeva e che gli animali venissero soppressi era una prassi comune e non ci si meravigliò della scelta fatta, dato che non c'era modo di farla rientrare sana e salva.
Ricordo invece che mi fece molto impressione la notizia che il pallone-Laika del bambino fortunato gli era un giorno sfuggito, per andarsi ad impigliare tra i comignoli di un tetto, senza che nessuno riuscisse più a recuperarlo, e questa fu, per me, tutt'altro che una brutta notizia.
L'oggetto era una specie di grande pallone di plastica, irsuto di antenne rosse come una mina antisommergibile, con all'interno un cane, anch'esso di plastica, ben visibile da un'apertura trasparente.
Anche noi comprammo un numero della lotteria, ma l'estrazione la vinse un ragazzino fortunato che abitava ad un paio di vie di distanza da casa nostra, e che non conoscevo.
Sono certo di aver saputo di cosa si trattasse: avevo 4 o 5 anni ma il lancio di un cane dentro una cosmonave, avvenuta un paio di anni prima, era una notizie che non si poteva ignorare, anche se in casa non avevamo ancora la TV.
Laika era stata lanciata il 3 Novembre del 1957 dall'Unione Sovietica a bordo dello Sputnik 2, in gran fretta, perché il compagno Nikita Sergeevič Chruščёv voleva si festeggiasse l'anniversario, il 40°, della rivoluzione di Ottobre.
(Sì, la Rivoluzione di Ottobre fu fatta in Novembre, colpa del fatto che in tutti i territori dell'impero zarista era ancora in vigore il calendario giuliano....)
Il satellite continuò le sue orbite per ben 162 giorni, Laika doveva sopravvivere per 10 giorni, poi, inconsapevole, avrebbe dovuto mangiare una dose di cibo avvelenato che l'avrebbe fatta morire. In realtà, ma si è saputo solo alcuni anni fa, morì poche ore dopo il lancio, per lo stress e il surrriscaldamento dell'abitacolo, ma questo allora non si sapeva e che gli animali venissero soppressi era una prassi comune e non ci si meravigliò della scelta fatta, dato che non c'era modo di farla rientrare sana e salva.
Ricordo invece che mi fece molto impressione la notizia che il pallone-Laika del bambino fortunato gli era un giorno sfuggito, per andarsi ad impigliare tra i comignoli di un tetto, senza che nessuno riuscisse più a recuperarlo, e questa fu, per me, tutt'altro che una brutta notizia.
venerdì 2 novembre 2007
Alieni
I giornali di stamani titolavano, tutti: "E' morta la donna....".
No, non è così, è diverso: "E' stata ammazzata la signora Giuliana Reggiani".
Durante un servizio del TG1 delle 20 di ieri una giornalista è andata in giro per campi nomadi a fare interviste: ha parlato con tre uomini e una donna. "Noi non siamo mica così" hanno detto tutti. Uno, il più anziano, ha detto che lavora e che fa il calderaio (ma ve lo immaginate?), poi che 'commercia' in auto (e questo 'commerciare' mi sembra più plausibile). Gli altri hanno affermato: "Certo che rubiamo, sennò come si fa?" "Sarei sciocco se dicessi che non rubo" ha detto un altro, e tutta una serie di gran sorrisi a tutti denti rivolti alle telecamere.
Uscita dalla baracca di una signora, che anche lei aveva ammesso, ridendo, che si guadagna da vivere rubando, la giornalista non ha più trovato l'ombrello, glielo avevano rubato.
Il Presidente della Repubblica dichiara pubblicamente che queste persone sono in Italia per lavorare.
No, certamente lui non è un extracomunitario; è sicuramente un extraterrestre!
No, non è così, è diverso: "E' stata ammazzata la signora Giuliana Reggiani".
Durante un servizio del TG1 delle 20 di ieri una giornalista è andata in giro per campi nomadi a fare interviste: ha parlato con tre uomini e una donna. "Noi non siamo mica così" hanno detto tutti. Uno, il più anziano, ha detto che lavora e che fa il calderaio (ma ve lo immaginate?), poi che 'commercia' in auto (e questo 'commerciare' mi sembra più plausibile). Gli altri hanno affermato: "Certo che rubiamo, sennò come si fa?" "Sarei sciocco se dicessi che non rubo" ha detto un altro, e tutta una serie di gran sorrisi a tutti denti rivolti alle telecamere.
Uscita dalla baracca di una signora, che anche lei aveva ammesso, ridendo, che si guadagna da vivere rubando, la giornalista non ha più trovato l'ombrello, glielo avevano rubato.
Il Presidente della Repubblica dichiara pubblicamente che queste persone sono in Italia per lavorare.
No, certamente lui non è un extracomunitario; è sicuramente un extraterrestre!
giovedì 1 novembre 2007
L'inflazione che non c'è
Ci raccontano un sacco di favole, tutti i giorni, e noi crediamo a quello che ci dicono i TG, fra una SignorinaTuttaCurve, un CantanteInPromo, un PoliticoAGrandeMaggioranza ed un GattoRitrovato. Fra tutte queste cose sberluccicanti l'inflazione si fa sempre piccola, piccola, piccola..., dicono.
Fate la spesa, ogni tanto?
Da quanto tempo non comprate un francobollo?
Fate la spesa, ogni tanto?
Da quanto tempo non comprate un francobollo?
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