In divieto di sosta; contro mano; sulle strisce pedonali. Non ci sono problemi, possiamo farlo tutti: nessuno dirà mai niente.
E i VV. UU.? Invisibili.
In via Piazza (!) Togliatti, nel quartiere di San Miniato.
In divieto di sosta; contro mano; sulle strisce pedonali. Non ci sono problemi, possiamo farlo tutti: nessuno dirà mai niente.
E i VV. UU.? Invisibili.
In via Piazza (!) Togliatti, nel quartiere di San Miniato.
Siena, sul Passaggio Calamandrei (nel quartiere San Miniato), tipico esempio di decoroso arredo urbano.
Etichetta di collocazione della Imperiale e Reale Biblioteca di Corte / Biblioteca Nazionale Austriaca.
Avrei voluto anche postare la foto di due simpatici ratti che frequentano il sottoscocca del distributore di snack, sempre nella stessa zona, ma mi hanno chiesto di rispettare il loro diritto alla privacy. Salutano tutti caramente, però, in attesa di incontrarvi di persona.
[Dio] hatti dato due orecchie et una lingua, perché tu oda più che tu non parli.
Dalla Predica IX
Bernardino da Siena, Prediche volgari sul Campo di Siena - 1427 a cura di Carlo Delcorno, Milano. Rusconi, 1989
Bernardino degli Albizzeschi [Massa Marittima (GR), 8 settembre 1380 - L'Aquila, 20 maggio 1444]
Spero che il nuovo Papa, da quel matematico che è, lo possa spiegare finalmete Urbi et Orbi.
K. Gödel, La prova matematica dell'esistenza di Dio [1970]. A cura di Gabriele Lolli e Piergiorgio Odifreddi. Torino, Bollati Boringhieri, 2006 [Trad. E. Ballo]
Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.
V. Alfieri, Della tirannide [Saggio scritto a Siena nel 1777 all’età di 28 anni; stampato per la prima volta nel 1790 presso Baumarchais a Kehl (Strasburgo) con la falsa data 1809, ma non reso pubblico; pubblicato in realtà nel 1800 all’insaputa e con dispetto dell’autore, per iniziativa di un libraio parigino.]. Online su LiberLiber.