Ehi! Il mio prossimo sono io stesso!
(Terenzio, Andria)
Bellissima cosa e mirabilmente piacevole, vedere il corpo della Luna, lontano da noi quasi sessanta raggi terrestri, così da vicino come distasse solo due di queste dimensioni; così che si mostrano il diametro stesso della Luna quasi trenta volte, la sua superficie quasi novecento, il volume quasi ventisettemila volte maggiori che quando si guardano a occhio nudo: e quindi con la certezza della sensata esperienza chiunque può comprendere che la Luna non è ricoperta da una superficie liscia e levigata, ma scabra e ineguale, e, proprio come la faccia della Terra, piena di grandi sporgenze, profonde cavità e anfratti.
G. Galilei, Sidereus Nuncius [1610] da Opere / Galileo Galilei; a cura di Ferdinando Flora. - Milano; Napoli: Ricciardi, 1953. [Trad. L. Lanzillotta]. Scaricabile dal sito di LiberLiber.