«Mi pare che sia inutile dare delle spiegazioni particolari» disse Peppone quando ebbe letto il comunicato. «O con noi o contro di noi. Il Partito è un treno che parte da A per arrivare a B e marcia sulle rotaie della fede e della disciplina che sono tenute insieme dalle traversine della dottrina marxista-leninista-stalinista, sulle quali traversine le rotaie della fede e della disciplina sono avvitate coi bulloni dell'intransigenza.
«Quando uno monta sul treno del Partito sa di dove parte e dove vuol arrivare; però, quando è su, se cambia idea è troppo tardi perché il treno è un direttissimo. La quale, se vuol smontare per mezzo delle dimissioni, cade per via della forza d'inezia del movimento della velocità e risulta espulso.
«Il viaggiatore che cambia idea» disse Peppone per chiarire meglio ancora il concetto «cosa fa restituendo la tessera? Dà le dimissioni da viaggiatore. Ma, quando apre lo sportello per scendere, in realtà non scende ma cade. Viene proiettato fuori dalla velocità del Partito. Quindi è un traditore.»
G. Guareschi, Tutto il mondo piccolo, Vol 2, dal racconto 101, Faccetta Nera, Milano, Rizzoli, 1952
[Via Libriaco]
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