La Sovranità non può essere rappresentata in virtù della stessa ragione per cui non può essere alienata: consiste essenzialmente nella volontà generale e la volontà non si rappresenta, è identica a se stessa o è un’altra, senza via di mezzo. I deputati del popolo non sono né possono essere dunque suoi rappresentanti; non sono che suoi commissari e non possono decidere niente in modo definitivo. Ogni legge che il Popolo non ha ratificato direttamente è nulla: non è affatto una legge. Il popolo [...] pensa di essere libero, ma s’inganna parecchio, poiché non lo è che durante l’elezione dei membri del Parlamento; appena questi sono eletti esso è schiavo, è niente. L’uso che fa della libertà nei brevi momenti in cui ne gode è tale che merita bene di perderla.[...]Comunque sia, appena un Popolo si dà dei Rappresentanti non è più libero, non esiste più come tale.
J. J. Rousseau, [Du contrat social, ou principes du droit politique, 1762], Il contratto sociale. A cura di R. Gatti, BUR, ebook, 2011 Libro III, Cap, 15: I deputati o rappresentanti
[Via Libriaco]
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