sabato 31 dicembre 2016
lunedì 26 dicembre 2016
Natale alla FIAT
A difendere la città [di Torino] e la Fiat giunse invece, all'inizio di dicembre [1942], l'artiglieria antiaerea tedesca (la Flak), che si rivelerà efficace. Valletta manifestò più volte la propria riconoscenza al comandante della Flak e al console tedesco per aver garantito alla Fiat le difese che il governo italiano non era stato capace di fornire a Torino. Il giorno di Natale del 1942 fece offrire doni e ranci speciali agli uomini della batteria antiaerea della Fiat-Mirafiori e partecipò alla festa natalizia organizzata dai soldati tedeschi, con canti, musica e discorsi.
Insieme ai tedeschi si trovavano molti prigionieri russi; anche loro ricevettero regali per quel magro Natale: di nascosto, dagli operai della Fiat.
Piero Bairati, Vittorio Valletta, Torino, UTET, 1983
Chi è Vittorio Valletta? Vedi QUI.
[Via Libriaco]
domenica 25 dicembre 2016
Il latino della domenica - 199
Mangia con gioia il tuo pane e bevi il tuo vino con cuore lieto.
[Ecc. 9:7]
(Vista l'occasione di calendario, Vinsanto & Cantuccini...)
sabato 24 dicembre 2016
giovedì 22 dicembre 2016
lunedì 19 dicembre 2016
2017: Prossimi anniversari da non dimenticare
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domenica 18 dicembre 2016
sabato 17 dicembre 2016
domenica 11 dicembre 2016
venerdì 9 dicembre 2016
lunedì 5 dicembre 2016
I forti, poveretti...
I forti, nessuno li aiuta, né li incoraggia, né li commisera. Se cadono, gli altri non hanno pietà, e anzi, con un certo compiacimento, vedono nel loro crollo il segno di una sorta di giustizia immanente.
G. Simenon, [Les anneaux de Bicêtre, 1963], Le campane di Bicêtre, Milano, Adelphi, 2009. [Trad. L. Frausin Guarino]
[Via: Libriaco]
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Lo zoccolo duro
Lo zoccolo duro dei SÌ |
Immagine dell'andamento del voto per provincia, da Repubblica.it (rielaborata). Sul sito c'è la possibilità di visualizzare i valori per ciascuna provincia e cercarli per ogni comune.
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domenica 4 dicembre 2016
4 Dicembre 2016 - Santa Barbara
sabato 3 dicembre 2016
Domani, 4 Dicembre
💥 Domani, 4 Dicembre, si festeggerà Santa Barbara.💥
💥 Sarebbe una bella occasione per farLO saltare, NO? 💥
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venerdì 2 dicembre 2016
In Nome dei Padri
Il Presidente De Nicola firma la Costituzione.
Alla sinistra dell'immagine De Gasperi, alla destra Terracini
Lui sta buttando via tutto ma noi non dobbiamo dimenticarci di loro, i Padri Costituenti.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Da Wikipedia.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Da Wikipedia.
- Gruppo democristiano (26 membri)
- Gaspare Ambrosini
- Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
- Pietro Bulloni
- Giuseppe Cappi
- Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
- Giuseppe Codacci Pisanelli
- Camillo Corsanego
- Luigi De Michele
- Francesco Dominedò
- Giuseppe Dossetti
- Maria Federici
- Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
- Giuseppe Fuschini
- Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
- Giorgio La Pira
- Giovanni Leone
- Salvatore Mannironi
- Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
- Aldo Moro
- Costantino Mortati
- Attilio Piccioni
- Giuseppe Rapelli
- Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
- Emilio Paolo Taviani
- Egidio Tosato
- Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
- Gruppo comunista (13 membri)
- Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
- Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
- Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
- Ruggero Grieco (Vice Presidente)
- Nilde Iotti
- Vincenzo La Rocca
- Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
- Concetto Marchesi
- Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
- Umberto Nobile
- Teresa Noce
- Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
- Palmiro Togliatti
- Partito Socialista Italiano (7 membri)
- Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
- Lelio Basso
- Michele Giua
- Ivan Matteo Lombardo
- Pietro Mancini
- Angelina Merlin
- Ferdinando Targetti
- Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
- Alessandro Bocconi
- Emilio Canevari
- Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
- Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
- Edgardo Lami Starnuti
- Paolo Rossi
- Gruppo Repubblicano (4 membri)
- Giovanni Conti
- Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
- Tomaso Perassi (Segretario)
- Oliviero Zuccarini
- Unione Democratica Nazionale (4 membri)
- Aldo Bozzi
- Giuseppe Paratore
- Giovanni Porzio
- Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
- Gruppo Autonomista (3 membri)
- Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
- Francesco Colitto
- Francesco Marinaro (Segretario)
- Ottavio Mastrojanni
- Gruppo Liberale (3 membri)
- Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
- Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
- Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
- Gruppo Misto (3 membri)
- Gustavo Fabbri
- Andrea Finocchiaro Aprile
- Meuccio Ruini (Presidente)
- Democrazia del Lavoro (2 membri)
- Unione Nazionale (1 membro)
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giovedì 1 dicembre 2016
Miracolo per gli Statali
[Immagine dal sito: NotizieFuffa]
Dopo avere evitato, per mesi e mesi, di incontrare i sindacati degli statali, in poche ore il Governo Renzi, a 4 giorni dal referendum, ha aperto un tavolo e nell'arco di poche ore ha concesso un aumento (i soliti 80 euro circa medi...), dopo 7 (!) anni di mancato rinnovo contrattuale.
Si può pensare che sia un estremo tentativo di 'facilitare' il voto di domenica?
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mercoledì 30 novembre 2016
martedì 29 novembre 2016
Renzi e i 'bonus'
Se continua così, prima di domenica il Renzi regala a tutti, a scelta, una bici con cambio shimano o una batteria di pentole.
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domenica 27 novembre 2016
Il latino della domenica - 196
Ma a che vale versare lacrime sui casi singoli? Tutta la vita è da compiangere.
[L. A. Seneca (4 a. C. - 65 d. C.), Tutte le opere, Milano, Newton Compton, 2015 (Trad. M. Scaffidi Abbate)]
sabato 26 novembre 2016
Fidel e la Storia
venerdì 25 novembre 2016
Che dire?
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mercoledì 23 novembre 2016
Sfilata di NO!
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martedì 22 novembre 2016
NO pasarán!
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lunedì 21 novembre 2016
domenica 20 novembre 2016
Il latino della domenica - 195
Impariamo non per la scuola ma per la vita.
[Immagine: part. ingresso della Regia Università di Siena]
sabato 19 novembre 2016
venerdì 18 novembre 2016
Non prestate questo libro!
Da un po' non segnalo 'svolazzini': da cinque o sei anni leggo, al 90%, libri in formato digitale, anche perché i prezzi dei cartalibri sono insensati e la qualità del pubblicato da vergogna.
I luoghi dove trovare libri usati, a Siena, sono pressoché scomparsi: o l'economia va meglio di come ci raccontano, e allora spendere 15 o 20 euro per un Jo Nesbo usa-e-getta non fa paura a nessuno, o siamo tutti in fila per visitare il pavimento del Duomo o la Pinacoteca Nazionale (71 visite in media al giorno, lo scorso anno, di cui il 33% non paganti...).
Per questi motivi, non ho avuto modo di segnalare nulla di interessante all'interno dei cartalibri.
Qualche settimana fa, però, da un rivenditore di oggetti usati ho acquistato alcuni vecchi Bompiani (anni 1958-61) che, oltre al pregio di essere intonsi e molto ben conservati, sono stati fonte di alcuni 'svolazzini', tipo questa cartolina editoriale.
Pregevole la frase:
TUTTI gli 'svolazzini'.
Trovato in: J. Steinbeck, La battaglia, Milano, Bompiani - I delfini, 1958. [Trad. E. Montale]
I luoghi dove trovare libri usati, a Siena, sono pressoché scomparsi: o l'economia va meglio di come ci raccontano, e allora spendere 15 o 20 euro per un Jo Nesbo usa-e-getta non fa paura a nessuno, o siamo tutti in fila per visitare il pavimento del Duomo o la Pinacoteca Nazionale (71 visite in media al giorno, lo scorso anno, di cui il 33% non paganti...).
Per questi motivi, non ho avuto modo di segnalare nulla di interessante all'interno dei cartalibri.
Qualche settimana fa, però, da un rivenditore di oggetti usati ho acquistato alcuni vecchi Bompiani (anni 1958-61) che, oltre al pregio di essere intonsi e molto ben conservati, sono stati fonte di alcuni 'svolazzini', tipo questa cartolina editoriale.
Pregevole la frase:
Non presti questo libro a nessuno; se Le è piaciuto, ripagherebbe male l’autore; se non Le è piaciuto, servirebbe male un amico. Grazie.
TUTTI gli 'svolazzini'.
Trovato in: J. Steinbeck, La battaglia, Milano, Bompiani - I delfini, 1958. [Trad. E. Montale]
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giovedì 17 novembre 2016
NO (seconda versione)
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domenica 13 novembre 2016
Monteriggioni: eremo di San Leonardo al Lago cedesi al miglior offerente
Chi non fosse interessato al piacere di trovarsi a Villa Brandi a Vignano, in primavera a godere del fresco che le porte-finestre spalancate fanno entrare nel salotto della musica; in inverno, seduto nella biblioteca, circondato da mobilia di pregio e da opere d'arte di gran valore, (e non ci scordiamo dei tre ettari di terreno, tra vigneto e oliveto), per la modica somma di 383 euro al mese (vedi QUESTO post) ma volesse un rifugio più spirituale ed economico, non scarti l'altra offerta fatta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: per meno di 101,25 euro (mensili ?) il MiBACT cede in uso l'Eremo di San Leonardo al Lago.
Lo scopo del MiBACT è quello di:
L'importo da corrispondere, nel caso dell'Eremo, è riportato nel PDF al piede della pagina suddetta:
Se siete in vena di acquisti natalizi un po' particolari, sapete adesso dove rivolgervi.
San Leonardo al Lago: facciata |
Eremo di San Leonardo al Lago |
[Image credits: Wikipedia]
Lungo uno dei percorsi della Via Francigena, fra boschi di lecci e di querce, in località Santa Colomba, sorge l’Eremo di San Leonardo al Lago, così ricordato negli antichi documenti per la presenza di un lago prosciugato nel XVIII secolo.si legge nella pagina web che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedica alla struttura, QUI.
I resti della cinta muraria e due torri, una rotonda e una quadrata, attestano che nel 1366 l'eremo fu fortificato per accogliere le vicine popolazioni di Santa Colomba in periodo di guerra.
Tra il 1360 e il 1370, il coro fu interamente affrescato dal pittore senese Lippo Vanni, con ciclo dedicato alla Vergine. Nel locale a pian terreno, originariamente destinato a refettorio, si trova a tutta parete un altro pregevole affresco raffigurante la Crocifissione, attribuita a Giovanni di Paolo nel suo periodo giovanile, intorno al 1445.
Lo scopo del MiBACT è quello di:
individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.Come riportato in QUESTA pagina.
La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.
Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.
L'importo da corrispondere, nel caso dell'Eremo, è riportato nel PDF al piede della pagina suddetta:
AVVISO PUBBLICO PER L'INDIVIDUAZIONE DI ENTI NON LUCRATIVI CUI AFFIDARE LA CONCESSIONE IN USO DI BENI IMMOBILI APPARTENENTI AL DEMANIO CULTURALE DELLO STATO
[...]
Importo del canone di cui al punto 2, lett. b) dell’Avviso pubblico determinato in euro 1.215,00 (diconsi euro milleduecentoquindici/00)
Se siete in vena di acquisti natalizi un po' particolari, sapete adesso dove rivolgervi.
Eremo San Leonardo al Lago: Prospetto Lato Ovest |
Mappa catastale Eremo di San Leonardo al Lago |
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giovedì 10 novembre 2016
Siena: Villa Brandi cedesi al miglior offerente
Alla sua morte, nel 1988, Cesare Brandi lasciò la sua villa di Vignano (un bene di famiglia, risalente al XVI sec.) in eredità allo stato italiano.
"L’interno è arredato con suppellettili, opere d’arte, mobilio dal Cinque al Settecento.si legge nella pagina web che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedica alla struttura, QUI.
La raccolta di Cesare Brandi comprende le molte opere donategli dagli artisti amici e rappresentano una sorta di compendio della cultura figurativa italiana del Novecento, in cui compaiono i nomi più significativi di quel periodo: De Pisis, Morandi, Manzù, Guttuso, Mastroianni, Scialoja, Burri e molti altri.
Oltre alle opere d’arte il lascito Brandi comprende una ricca biblioteca, un fondo manoscritto di oltre tredicimila lettere, una raccolta fotografica di circa settemila immagini. Dal fondo dedicato alle foto di famiglia, agli artisti, ai letterati, agli studiosi sono stati scelti oltre settanta scatti che illustrano una vicenda umana densa di interessi e passioni, come quella per l’arte, la letteratura, il restauro, la musica, i viaggi. Questo nucleo è esposto nella "tinaia" all’ingresso della villa, dove è possibile vedere Cesare Brandi in una delle sue ultime interviste girate proprio a Vignano, nella biblioteca, circondato dai suoi libri e dalle opere d’arte cui era più legato."
Le immagini soprastanti sono tratte dal sito: Case Museo in Italia perché quelle che dovrebbero essere sul sito del MiBaCT non ci sono... (vedi sotto)
Per la gioia di noi tutti, eredi di tale lascito, leggo che la struttura, diretta dal Ministro Con La Barba, ha deciso di:
individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.Come riportato QUI.
La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.
Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.
Scorrendo la pagina si trovano tutti i dati di Villa Brandi.
Secondo voi, è da preoccuparsi se nella voluminosa documentazione c'è la descrizione del bene catastale ma neppure due righe sul contenuto (opere d'arte, biblioteca, mobilio d'epoca,...)?
E quanto vorrebbe ricavare il MiBACT da Villa Brandi? Lo si evince dalla lettura dell'Allegato 1, nella pagina sopradetta:
AVVISO PUBBLICO PER L'INDIVIDUAZIONE DI ENTI NON LUCRATIVI CUI AFFIDARE LA CONCESSIONE IN USO DI BENI IMMOBILI APPARTENENTI AL DEMANIO CULTURALE DELLO STATO
[...]
Importo del canone di cui al punto 2, lett. b) dell’Avviso pubblico determinato in euro 4.059,00 (diconsi euro quattromilacinquantanove/00)
e non v'è chi non veda che non si esplicita se il canone sia annuale, decennale o secolare....
Qualcuno ha voglia di prendere in affitto questo bel posto alla modica cifra di 338,25 euro al mese? (se il canone è annuale, se no, a molto, molto meno...).
Sono 20,5 bei vani, in categoria A/8, per un totale 1014 mq, oltre 3 ettari di terreno, di cui parte a oliveto e parte a vigneto, come si può leggere dalle 53 pagine(!) di dati catastali del documento Allegato 1 di sui sopra. Per non parlare della biblioteca, delle opere d'arte, dei mobili d'epoca, del salotto della musica (di cui però, come dicevo prima, non sono riuscito a trovar traccia di descrizione: che affidino in concessione d'uso solo l'immobile, ma allora il pubblico dovrebbe fruire degli stanzoni vuoti?)
E pensare che credevo, la Villa, di averla avuta in eredità io, cittadino italiano...
[Domani un'altra notiziola della stessa natura].
La 'Tinaia' di Villa Brandi |
Primo piano e soffitta di Villa Brandi |
Mappa catastale di Villa Brandi a Vignano |
domenica 6 novembre 2016
Il latino della domenica - 193
Siena: Armando Sapori e la sua opera
Sarà inaugurata martedì 8 novembre, alle ore 17, presso la Sala storica della Biblioteca degli Intronati di Siena, la mostra documentaria su Armando Sapori e la sua opera a quarant'anni dalla scomparsa.
La mostra resterà aperta nel periodo 8-19 novembre con il seguente orario:
lunedì-venerdì: dalle 15 alle 18
sabato: dalle 10 alle 13
domenica: chiuso
L'ingresso è gratuito
Il programma della giornata di studi, l'8 novembre, lo trovate QUI.
Chi volesse partecipare, per ragioni organizzative deve iscriversi seguendo le indicazioni nella brochure.
Sapori (Siena 1892-Milano 1976) è stato uno storico con importanti studi sull'attività bancaria e mercantile italiana nel medioevo; antifascista, nel secondo dopoguerra fu senatore nelle liste del Fronte popolare e, dal '52 al '67, rettore della "Bocconi" di Milano. Oltre alle numerose monografie e alla cura editoriale per la pubblicazione di documenti (libri di conti etc.), ha lasciato due volumi di memorie, Mondo finito (1946) e Cose che capitano (1971), editi sotto il titolo complessivo di Sapori ricorda (1971) e, sempre alla Comunale, numerosi disegni (per lo più ritratti) e terrecotte.
Tra le cose più interessanti presenti in mostra ci sarà una selezione di lettere dai carteggi di Sapori con Henri Pirenne e gli storici della rivista "Annales" (Marc Bloch, Lucien Febvre, Fernand Braudel etc.).
Grazie all'amico M. F. per la segnalazione e le informazioni riportate.
venerdì 4 novembre 2016
4 Novembre 2016
Il Fuoco di Henry Barbusse [1916] è la storia di un anno in trincea, durante la prima guerra mondiale, sul fronte francese.
La prima parte descrive il fango, i pidocchi, la fame, la fatica delle marce e dei lavori di scavo per le trincee, la quotidianità, lontana dai momenti di scontro, la nostalgia già struggente per la famiglia e la vita da 'borghesi'. Poi il libro esplode: c'è il fuoco, martellante, distruttore, disorientante; ci sono i morti, i feriti, le medicherie infognate sotto terra, dove, come tanti topi, sopportando dolori e mutilazioni atroci, molti soldati trovano comunque un modo, ancora peggiore, di morire.
Il capitolo finale gronda sì di retorica, ma la speranza è quella che si aspettavano TUTTI i combattenti: una nuova Alba e il sorgere del Sole dell'Avvenire.
Per non dimenticare la Grande Guerra.
domenica 30 ottobre 2016
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