mercoledì 30 luglio 2014

Art bonus


Approvato il Decreto Legge Art Bonus.
(La lingua italiana è così povera di vocaboli e di espressioni che dobbiamo inglesizzare: evidentemente, e a ragione, ci vergogniamo di essere italiani).

martedì 29 luglio 2014

lunedì 28 luglio 2014

Il Rottamatore a Genova

Il TG3 della RAI per giorni e giorni ce ne ha data una cronaca minuto per minuto, delle ultime giornate di lavoro per spostare la Costa Concordia, quasi fosse il tentativo di recuperare dal pozzo di Vermicino lo sfortunato Alfredo Rampi oppure si trattasse di documentarci sugli ultimi, definitivi scontri della Terza Guerra Mondiale.
Cosa non si farebbe pur di non parlare dell'Italia quotidiana e tirare invece l'ennesima volata mediatica al Salvatore della Patria!

Come Renzi e l'Italia

[Immagine via: LobetaBlog]

Pericolo: uomini


«Se vedi un uomo, consideralo un ladro»

Sōseki Natsume, Io sono un gatto [1905], Vicenza, Neri Pozza, 2006. [Trad. A. Pastore]. Via: Libriaco.

domenica 27 luglio 2014

Il latino della domenica - 76


Prete una volta, prete per sempre.

(cioè: è difficile che uno lasci le vecchie abitudini e le idee di cui fu imbevuto.)

giovedì 24 luglio 2014

Sono pazzi questi Toscani

Il tema di questo libro mi ha incuriosito; sarà una delle letture dei prossimi giorni.


E. W. Mellyn, Mad Tuscans and Their Families, University of Pennsylvania Press, 2014

Dalla presentazione editoriale [la traduzione è mia]:

Elizabeth W. Mellyn, basandosi su trecento cause civili e penali che si estendono in un arco di oltre quattro secoli, ricostruisce la miriade di modi in cui famiglie, comunità e autorità civili e sanitarie si sono incontrate nella dinamica arena toscana delle aule giudiziarie per forgiare soluzioni pragmatiche ai problemi che la follia aveva portato nelle loro famiglie e per le loro strade. In qualche caso le soluzioni furono protettive e palliative; in altri diedero luogo ad abusi o a predazioni. Gli obiettivi delle famiglie erano talvolta contrari a quelli delle corti di giustizia ma per lo più le famiglie e i giudici lavorarono insieme per comporre famiglie e comunità in modo da servire gli interessi pubblici e quelli privati.

Per la maggior parte del periodo esaminato dalla Mellyn, le comunità toscane non hanno istituzioni dedicate solamente al trattamento e alla protezione di persone mentalmente disturbate; la responsabilità per le loro cure di lungo periodo ricadevano sulle famiglie. A partire dalla fine del diciassettesimo secolo i Toscani, come gli altri Europei, erano giunti a spiegare la follia in termini medici e chi era mentalmente disturbato cominciava a essere spostato dalla propria famiglia a un ospedale. In "Mad Tuscans and Their Families", la Mellyn argomenta contro la convinzione comune che questi cambiamenti tracciarono la nascita del meccanismo del controllo sociale da parte degli stati assolutisti emergenti. La storia della malattia mentale è, piuttosto, una storia di false partenze, espedienti, compromessi e consensi creati da una vasta compagine di figure storiche.
 

mercoledì 23 luglio 2014

No, gli uomini non sono tutti uguali


Il gruppo dell'archeologo Emanuele Papi, del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'università di Siena, ha curato il restauro e la valorizzazione della scuola coranica di Chellah, a Rabat (Marocco).
(Fonte: SienaFree)

Il patriarca della Chiesa cattolica siriaca, Ignace Joseph III Younan, ha dichiarato che l’arcivescovado caldeo di Mosul (Iraq) è stato completamente bruciato dagli estremisti islamici dell’Isil, manoscritti, biblioteca e antichi reperti storici compresi.
(Fonte: MiniaturaItaliana)

Napolitano: state zitti!

(Immagine da: "Il giornalino di Gian Burrasca" di Luigi Bertelli, detto Vamba. Scaricabile da LiberLiber)

Napolitano (Presidente a cui la Costituzione attribuisce meri compiti di RAPPRESENTANZA, e non politici o direttivi, un po' come al tricolore, da esporre per le feste comandate) ordina, imperativo: "Non si agitino spettri di insidie e macchinazione di autoritarismo". (ANSA)

E' strenuo assertore, dunque, di un PENSIERO UNICO, il suo e quello di Renzi (il Non Eletto)? D'altra parte, cosa aspettarsi da un ex stalinista, già iscritto ai Gruppi Universitari Fascisti e ostinato difensore dell'Unione Sovietica quando i carri armati dell'esercito russo invasero l'Ungheria? (Storia)

E Renzi dichiara: "Se non passano le riforme si torna a votare!" (Repubblica)
Che fa, ci minaccia? E con lo strumento principe della democrazia, le elezioni?

Da non credere, altro che l'ombra del Ventennio!

(E l'opposizione non ha neppure un Aventino, visto che non esiste più alcuna opposizione...)

domenica 20 luglio 2014

Il latino della domenica - 75


Parola per parola.

HERE MEN FROM THE PLANET EARTH FIRST SET FOOT UPON THE MOON 
JULY 1969, A. D.
WE CAME IN PEACE FOR ALL MANKIND
 


Apollo 11 - 45 anni fa


Buzz Aldrin alle prese con un sismografo, ai piedi del LEM Eagle.


La foto dal sito della NASA Apollo 11 Image Library.

sabato 19 luglio 2014

Dopo la Costituzione, distruggiamo anche la Cultura!


Sopprimere le Soprintendenze Archivistiche, una bella pensata del Ministro Franceschini.


URGENTE

c'è tempo solo fino a domenica 20 luglio per firmare online la petizione per evitare la geniale iniziativa.

Per dettagli e per firmare l'appello, QUESTO è il link.

martedì 15 luglio 2014

1913 - Come eravamo

(un clic sull'immagine per visualizzarla a grandezza naturale)

La cartina dell'Italia allegata a: cap. Luigi Torricelli, Il Manuale per l'istruzione teorica del Soldato di Fanteria, Caserta, Salvatore Marino ed., 1913. cm. 13,5x18, pp. 80 con cartina d'Italia f.t.

Il manuale, pubblicato su Scribd, lo potete scaricare in PDF anche da questo LINK.

Per non dimenticare la Grande Guerra.

Indice della pubblicazione
Regolamento di disciplina militare, pag. 7
Regolamento sull'Uniforme, pag. 22
Regolamento sulle licenze, pag. 27
Regolamento sull'igiene, pag. 32
Codice penale, pag. 37
Regolamento di servizio interno, pag. 41
Regolamento per Servizio Territoriale, pag. 48
Servizio di sicurezza in Campagna, pag. 55
Regolamento sulle armi e sul Tiro, pag. 57
Precetti per l'esecuzione e disciplina del fuoco, pag. 64
Formazione del R. Esercito, pag. 66
Buon Contegno, pag. 69
Affardellamento dello zaino, pag. 71
Tabelle:
Assegno giornaliero del soldato
Indennità del soldato
Durata e prezzo degli oggetti nuovi di corredo del soldato
Designazione degli oggetti

lunedì 14 luglio 2014

Nella Crisi della Civiltà



Un altro svolazzino, un vecchio segnalibro promozionale di 20 anni fa, trovato in: J. Huizinga, La crisi della civiltà, Torino, Einaudi, 1978.

Cosa sono gli svolazzini
Tutti gli altri svolazzini.

domenica 13 luglio 2014

Il latino della domenica - 74


Le cose dure si ammorbidiscono con l'uso
(Le cose difficili si fanno più semplici con la pratica)

[Immagine da: Tubagbohol]

sabato 12 luglio 2014

UNISI: si aggrava la situazione economica...


... perché, finalmente, la mia famiglia non pagherà più tasse e sovrattasse universitarie: mia moglie (super fuoricorso del vecchissimo ordinamento) si è finalmente laureata, con 110 e lode.
Adesso sono problemi loro (inoltre ci devono restituire alcune decine di euro per un errore contabile!)

mercoledì 9 luglio 2014

Leggete 'La Repubblica'


Se vi viene il desiderio di leggere qualche pagina di "La Repubblica" [no, non parlo del quotidiano, intendo il testo di Platone, che potete trovare anche online] soffermatevi sulle poche e pregnanti parole che Platone mette in bocca al sofista Trasimaco.

Dopo due mila e quattrocento anni è cambiato qualcosa?
Tali eravamo e tali siamo, sia pure con uno smartphone in tasca.

Trasimaco, anziché rispondere, domandò: «Dimmi, Socrate: tu hai una balia?» «Cosa?», dissi io. «Non sarebbe meglio rispondere piuttosto che fare simili domande?» «Il fatto è», disse, «che ti lascia con il moccio al naso e non te lo soffia quando ne hai bisogno; e per merito suo tu non sai neanche riconoscere le pecore dal pastore». «E perché mai?», chiesi. «Perché pensi che i pastori o i bovari ricerchino il bene delle pecore o dei buoi, e li ingrassino e li curino con uno scopo diverso dal bene proprio e dei loro padroni; allo stesso modo credi che i governanti delle città, quelli che detengono realmente il potere, abbiano verso i sudditi un atteggiamento diverso da quello che si può avere con le pecore, e ricerchino giorno e notte qualcos'altro che il modo di trarne un vantaggio personale. E hai fatto tanti progressi nei concetti di giusto e dì giustizia, di ingiusto e di ingiustizia, da ignorare che la giustizia e il giusto sono in realtà un bene altrui, cioè l'interesse di chi è più forte e comanda, e un male proprio di chi obbedisce e serve, mentre l'ingiustizia comanda su chi è veramente ingenuo e giusto, e i sudditi fanno l'interesse del più forte e lo rendono felice mettendosi al suo servizio, ma non procurano il benché minimo vantaggio a se stessi. Devi considerare, sciocco di un Socrate, che in ogni circostanza un uomo giusto ottiene meno di uno ingiusto. Innanzi tutto, nei contratti privati, quando due persone del genere si mettono in società, allo scioglimento del rapporto non troverai mai che il giusto possieda di più dell'ingiusto: possederà di meno; poi, nei rapporti con lo Stato, quando ci sono tributi da pagare, a parità di mezzi l'uomo giusto paga di più, l'altro di meno, quando invece c'è da prendere l'uno non ricava nulla, l'altro ricava molto. E nel caso ricoprano entrambi una carica, il giusto, anche se non gli capita nessun altro guaio, subisce un danno negli interessi personali perché li ha trascurati e non ricava vantaggio dalla cosa pubblica per il fatto che è giusto, e oltre a ciò diviene inviso a familiari e conoscenti, se non è disposto a favorirli contro giustizia. All'ingiusto invece capita l'esatto contrario: mi riferisco, come dicevo poco fa, a chi sa imporsi sugli altri. Lo capirai nel modo più facile se giungerai all'ingiustizia più perfetta, che rende felicissimo chi la commette, e infelicissimi quanti la subiscono e non vorrebbero comportarsi ingiustamente. E la tirannide, che non si appropria dei beni altrui, sacri e profani, privati e pubblici, poco a poco, con l'inganno e la violenza, ma prende tutto in una volta. Se uno viene sorpreso a commettere ingiustizia in un singolo ambito, viene punito e riceve il massimo biasimo: non a caso coloro che si macchiano di queste colpe una alla volta sono chiamati sacrileghi, schiavisti, scassinatori, rapinatori, ladri. Ma quando uno ha ridotto in schiavitù i propri concittadini, oltre a essersi appropriato delle loro ricchezze, invece di questi nomi infamanti guadagna la reputazione di uomo felice e beato, non solo da parte dei concittadini, ma anche di chiunque altro venga a sapere che ha commesso l'ingiustizia più completa; infatti coloro che biasimano l'ingiustizia la biasimano per il timore non di farla, ma di subirla. Così, Socrate, l'ingiustizia, quando si realizza in misura adeguata, è una cosa più forte, più libera, più potente della giustizia, e come ho detto dall'inizio il giusto è l'interesse del più forte, l'ingiusto giova e conviene a se stesso». 

Per una crescita sicura


lunedì 7 luglio 2014

Un mondo di robot


Stanno aumentando le visite a questo blog; peccato che si tratti solo di robot scatenati dal territorio della Federazione Russa...