Se cinque o sei anni fa qualcuno mi avesse chiesto chi mi veniva in mente pensando all'Ucraina, avrei risposto subito: Gogol e poi Scerbanenco e ancora Korolev (il 'costruttore di astronavi').
Se qualcuno lo chiede oggi, il nome sulla bocca di tutti non può che essere quello di Jan Koum, cofondatore di WhatsApp, emigrato poverissimo, sedicenne, insieme alla madre dalla periferia di Kiev, da poche ore multimiliardario americano grazie all'acquisizione della sua azienda da parte di Facebook.
Una di quelle storie americane "from rags to riches" [dalle stalle alle stelle] che sembrano possibili solo oltre Atlantico.
Intanto, nel vecchio continente, i suoi connazionali si dibattono disperatamente per sfuggire le grinfie dell'orco sovietico ed essere fagocitati dalla morente Europa.
Una breve e interessante biografia del quasi trentottenne è sulle pagine di Forbes.
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