Settantacinque euro sono pure qualcosa, in questi mesi in cui tutti i venditori cercano di agganciarti con la magica parola "SCONTO".
Google non è da meno e ci invia addirittura a domicilio un bel coupon OMAGGIO spendibile nella pubblicità dei suoi adwords.
Pochi sono ormai quelli che rinunciano a ricavare qualche euro dal solo fatto di esistere in rete (e qui siamo tra quei pochi...) e allora val bene tentare il potenziale cliente ad attivare un servizio che porti del traffico verso il proprio bello, insuperabile, interessantissimo e imperdibile sito, sito purtroppo poco visitato (e chi meglio di Google può saperlo, dopo che siamo tutti corsi, già dal primo giorno in cui eravamo on-line, ad attivare Google Analytics?)
La mail (cartacea!) di Google è ben fatta, sintetica, essenziale, ficcante, lucida e convincente, almeno fino a quando non si legge il paragrafo 4, relativo alle parole-chiave della ricerca di un sito.
E' qui infatti che scoppia la risata, davanti al più goffo e casereccio errore di congiuntivo degno di film di fantozziana memoria.
Ecco allora che la pubblicità finisce in mille pezzi, nel cestino della carta straccia.
Se non sanno neppure scrivere in italiano, che 'vadino'....
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