Sono curioso e vago su percorsi nuovi, senza pretendere particolari approfondimenti oppure mi impelago in variazioni di uno stesso tema. Qualche volta le letture sono assolutamente accidentali e solo in un secondo momento mi accorgo che ci sono dei 'pattern' nelle scelte che ho fatto.
Ho appena finito di leggere un libro di Guy Consolmagno, Brother Astronomer: Adventures of a Vatican Scientist; l'autore è un gesuita astronomo papale che divide il suo tempo tra Castel Gandolfo, dove cura la raccolta di meteoriti (una delle più grandi al mondo), e l'Advanced Technology Telescope del Vaticano a Tucson, in Arizona (poco lontano dal Large Binocular Telescope Observatory dove lavora l'amico Marco Pedani: sarà questo il link che mi ha portato a leggerlo?). Il libro è incentrato sull'attività professionale di fratel Consolmagno e parla di meteoriti (quelli basaltici, gli eucriti, provenienti da Vesta?); dell'origine dell'universo e della possibile presenza di vita in campioni originati su Marte; di Galileo Galileo, (un 'dropout' dell'università, ignorante di latino e che "si guadagnava da vivere vendendo libri") ma racconta anche l'infanzia e la vita quotidiana di fratello Guido.
Nella parte centrale alcuni capitoli trattano della fede e del rapporto di Consolmagno con Dio e di come si sia avvicinato, in un percorso di molti anni, alla decisione di prendere i voti. "Tutti hanno una religione, che lo ammettano o no. Per qualcuno è il Cattolicesimo; per altri il Vegetarianismo o Elvis o Linux/Macintosh/Windows".
Gelida e molto interessante la sezione finale su una spedizione antartica a caccia di meteoriti.
Sarà per una ispirazione ai Salmi(18,1), dove si legge "Caeli enarrant gloriam Dei et opera manuum ejus annuntiat firmamentum.", che molti religiosi si dedicarono all'Astronomia? Da Cristoforo Clavio [che fu anche insegnante di Matteo Ricci] a Francesco Grimaldi, sino a padre Angelo Secchi (per parlare solo di Gesuiti), i nomi sono molti e di tutto rispetto; forse è successo e succede perché solo loro hanno "l'istruzione e il tempo libero per concedersi attività scientifiche".
Sulla stessa ideale pila di letture ho messo anche il recente libro di Giuseppe Longo, Il gesuita che disegnò la Cina sulla vita e le opere di Martino Martini, il gesuita che nel '600 se ne andò in Cina, quasi a seguire le orme di padre Matteo Ricci (a me un po' più noto). Padre Martini fu il primo 'sinologo' e cartografo, a lungo ineguagliato, dei territori Cinesi:
"24 anni li spese tra l’infanzia e gli studi e 12 li passò sui mari, al confino, sequestrato dai pirati e in vari viaggi. Ne restano dunque solo una decina che passò in terra cinese, dedicandosi allo studio della lingua e della cultura, all’opera di educazione e di conversione e all’organizzazione e al rafforzamento della comunità cattolica di Hangzhou, pur tra disagi e pericoli gravissimi. [...] Parlava correntemente l’italiano, il tedesco, il portoghese e il latino,leggeva con padronanza il cinese classico, scriveva e parlava il cinese a lui contemporaneo e il dialetto dello Zhejiang."
Il libro per ora l'ho appena sfogliato.
[Image credits: Booktryst]
Come non dire poi di un altro gustoso libretto che dimostra come i Gesuiti abbiano i piedi ben piantati in terra e si occupino anche di necessità quotidiane ben più 'mondane'.
Fratello Rick Curry devotamente raccoglie, e Penguin saggiamente pubblica, sessanta delle sue ricette di cucina preferite nel The Secrets of Jesuit Soupmaking: A Year of Our Soups. Per ora mi sono limitato a sfogliare velocemente le pagine, leggendo qua e là questa raccolta che, se non porterà benefici alla mia anima, sicuramente ne porterà al mio corpo di peccatore...
Raggruppate secondo le quattro stagioni dell'anno liturgico, Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua, le ricette intercalano ad aneddoti sulla sua vita nelle varie comunità di gesuiti dove ha soggiornato, rendendo il libro una curiosità da leggere; per quanto riguarda la culinaria, si va da una semplice minestra di spinaci alla zuppa di vongole, passando per la minestra di asparagi e la zuppa di melanzane.
Fratello Curry è anche autore di The secrets of Jesuit Breadmaking; ed essendo io stesso un panificatore 'novizio', non mancherò certo di procurarmi anche questo suo libro.
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