Mi sollecitava, ieri,
l'amico G., una risposta ad una sua e-mail riguardo all'acquisto, da fare eventualmente insieme, di alcune
Moleskine.
Che siano un oggetto comodo e utile va da sé; che inoltre suscitino tanto interesse fa parte del seguito che si dà a cose di moda: tendenza, pubblicità, diffusione mondiale di fans club e di
hacking.
Cessata la produzione artigianale originale, in Francia, il famoso quadernino nero passa di mano a qualche multinazionale, per atterrare, adesso, nell'azienda italiana
Moleskine srl.
Ma....
Una mia Moleskine con un segnalibro disegnato da me.
Nel sito si legge:
Designed by Moleskine in Italy and manufactured in China
La maggior parte della nostra produzione avviene in Cina. L'abbiamo scelta perché è il luogo dell'eccellenza nella produzione e lavorazione della carta.
Per la qualità della materia prima, l'accuratezza in ogni passaggio produttivo, la capacità di combinare produzione industriale e artigianale: un insieme di fattori che trovano in questa parte del mondo la loro più alta espressione.
La Cina che noi conosciamo e da cui ci forniamo, infatti, non è quella del basso costo, della bassa qualità, del mancato rispetto dei diritti. È, invece, la Cina in cui è nata la carta nel II secolo, quando l'occidente conosceva solo la pergamena. È la Cina che ha inventato i caratteri mobili fin dall'XI secolo - quattro secoli prima di Gutenberg. È la Cina della grande tradizione dei lavori in carta, della legatoria, dell'arte della piega, della calligrafia e degli inchiostri.
È la Cina raffinata di quella grande tradizione che si è trasmessa al Giappone e si è poi diffusa in tutto il mondo.