Si parlava, sere fa, con M., prima di uscire dall'ufficio e poi giù per le scale e fuori, al parcheggio, di libri, e in specie di libri gialli.
Lui mi diceva di Guccini e Macchiavelli e mi consigliava caldamente Carlotto, di cui so poco più del caso umano, e il jazz e il calvados del suo Alligatore; allora io gli ho detto di Simenon, ma non di quello di Maigret, anche lui bevitore di calvados (ecco il collegamento) ma di quello di gran livello de Le finestre di fronte, scovato di recente, non letto, nascosto in uno dei miei scaffali.
Qualche giorno fa, in macchina insieme, nei pochi minuti senza telefonate, ci eravamo compiaciuti di Dürrenmatt; M. ha nominato Il giudice e il suo boia e abbiamo fatto una pausa a rigustare il sapore di quella lettura.
Stasera, adesso, ho cercato e ritrovato il vecchio Feltrinelli e mi sono di nuovo messo accanto al commissario Barlach, tra valli e montagne.
giovedì 30 luglio 2009
Lo Scorpione
L'estate per me, da quando avevo tredici o quattordici anni, è caratterizzata da un segno astronomico, un segno notturno, potente e misterioso: è la bella costellazione dello Scorpione, bassa sull'orizzonte, che finalmente si può vedere nel suo massimo splendore per la nostra latitudine.
Il rosso di Antares, la stella più luminosa, e la struttura stessa della costellazione hanno per me un fascino particolare, esaltato dal silenzio della notte, dal po' di fresco che a quell'ora viene a sollevarti dalla calura del giorno, dallo sberluccicare di quelle stelle che, basse sull'orizzonte, tremano davanti allo sguardo di un povero primate.
Fermarsi con la macchina in una radura, di notte, in qualche stradetta delle nostre campagne, dà modo di bearsi della vista di un cielo stellato e, se aspettate un po' per assuefarvi al buio, anche della Via Lattea.
Basta poco per prepararsi a una mezz'ora di piacere:
un astrolabio di cartone che potete anche costruirvi da soli, andando qui, oppure una stampa fatta dal programma Earth Planet oppure una dal fascinoso Stellarium.
Se poi in macchina avete anche una sedia pieghevole e un piccolo binocolo, allora potrete sbirciare là fuori e navigare nello spazio e nel tempo, pensando a quale posto occupiamo in questo gran ribollire silenzioso di atomi e di gas.
Il rosso di Antares, la stella più luminosa, e la struttura stessa della costellazione hanno per me un fascino particolare, esaltato dal silenzio della notte, dal po' di fresco che a quell'ora viene a sollevarti dalla calura del giorno, dallo sberluccicare di quelle stelle che, basse sull'orizzonte, tremano davanti allo sguardo di un povero primate.
Fermarsi con la macchina in una radura, di notte, in qualche stradetta delle nostre campagne, dà modo di bearsi della vista di un cielo stellato e, se aspettate un po' per assuefarvi al buio, anche della Via Lattea.
Basta poco per prepararsi a una mezz'ora di piacere:
un astrolabio di cartone che potete anche costruirvi da soli, andando qui, oppure una stampa fatta dal programma Earth Planet oppure una dal fascinoso Stellarium.
Se poi in macchina avete anche una sedia pieghevole e un piccolo binocolo, allora potrete sbirciare là fuori e navigare nello spazio e nel tempo, pensando a quale posto occupiamo in questo gran ribollire silenzioso di atomi e di gas.
mercoledì 29 luglio 2009
Malinconia
Chissà se quel luglio di 50 anni fa era caldo come questo.
Sarò sicuramente andato al mare, ma certo non con mia mamma, impegnata a seguire mia sorella che aveva solo qualche mese; nei pochi minuti di tranquillità avrà, come sempre, sfogliato Grand Hotel, leggendone storie e fotoromanzi.
Sarò sicuramente andato al mare, ma certo non con mia mamma, impegnata a seguire mia sorella che aveva solo qualche mese; nei pochi minuti di tranquillità avrà, come sempre, sfogliato Grand Hotel, leggendone storie e fotoromanzi.
martedì 28 luglio 2009
Colazione con Arté
Colazione con Arté Tv, stamani, poco dopo le 6.
Dal festival di Schwetzingen del 2006, l'ensamble Europa Galante di Fabio Biondi, con strumenti d'epoca. Fra i brani eseguiti, il Concerto grosso n. 12 di Geminiani, detto "La Follia".
Per fortuna che Arté c'è.....
Dal festival di Schwetzingen del 2006, l'ensamble Europa Galante di Fabio Biondi, con strumenti d'epoca. Fra i brani eseguiti, il Concerto grosso n. 12 di Geminiani, detto "La Follia".
Per fortuna che Arté c'è.....
giovedì 23 luglio 2009
martedì 21 luglio 2009
L'ombra dell'Uomo
lunedì 20 luglio 2009
Tra due fiumi
Tempo di vacanze, tempo di viaggi in terre lontane, e il dr. Iccapot ha fatto un viaggio davvero lontano, nello spazio e nel tempo, per raccontarvi una storia ambientata nelle ubertose terre tra i due fiumi.
La storia la potete leggere su Scrivolo.
domenica 19 luglio 2009
Eclissi di Sole 22 Luglio
Tutti presi a ripensare alla Luna, abbiamo trascurato di ricordare che tra qualche giorno ci sarà un'eclissi totale di Sole, visibile nella sua centralità soprattutto in China.
Qui la pagina della NASA, qui una animazione generale, qui il dettaglio della fascia di totalità.
Image credit: dall'incredibile sito di Peacay, BibliOdyssey
Moon landing
Era scienza, era tecnologia. Era avventura.
Ora è una paginetta di un dizionario.
da: "The Oxford-Duden Pictorial English Dictionary"
Ora è una paginetta di un dizionario.
da: "The Oxford-Duden Pictorial English Dictionary"
sabato 18 luglio 2009
Apollo 11 in diretta
Se c'eravate, e volete ricordarvi passo per passo tutte le emozioni di quei giorni; se non c'eravate, e volete sapere perché tanti ne stanno parlando sui giornali e alla TV, questo sito ripropone tutta la "diretta" dei giorni della missione, con una timeline punteggiata di filmati e di audio originali:
WeChooseTheMoon.
WeChooseTheMoon.
venerdì 17 luglio 2009
Il diavolo, la vanità e il Papa
Il Papa si era fatto portare nel luogo di vacanza estiva, questa volta, anche l'amato pianoforte, ma il diavolo non ha voluto che lo usasse e, senza fargli un danno eccessivo, gli ha causato una frattura al posto destro, nelle prime ore di questo venerdì 17, quanto basta per bloccare la sua passione di pianista [a meno che non si contenti di eseguire il Concerto per mano sinistra, che Ravel scrisse per Paul Wittgenstein, fratello del filosofo Ludwig].
mercoledì 15 luglio 2009
L'Italia e il nucleare
Il nucleare degli altri e il nostro: il divario è incolmabile.
Come si vede, l'Italia è rimasta indietro rispetto ai principali paesi europei. Eppure l'energia nucleare è l'unica risorsa che possa risolvere a medio termine il nostro problema energetico.
Agip Nucleare è pronta a svolgere il suo compito, provvedendo a tutto il ciclo di produzione del combustibile nucleare.
Non solo, ma ha esteso le sue attività anche al campo delle risorse complementari: solare, eolica, biomasse, conservazione e risparmio dell'energia.
No, quanto sopra non fa parte di una delle interviste rilasciate ieri dal Ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, o dall'Amministratore Delegato dell’Enel, Fulvio Conti in tour in Slovacchia: è il testo di questa pubblicità dell'Agip del 1981.
Il fascino delle parole
Un'immagine inusuale per questo blog, ma come non essere colpiti da questa performance che il graphic designer James Victore ha realizzato, scrivendo l'incipit del racconto "Morality" di Stephen King sul corpo di Bar Refaeli (in ebraico בר רפאלי)?
Nel numero in edicola di Esquire; il 'discorso' viene poi ripreso da pag. 77.
martedì 14 luglio 2009
Il mistero delle parole
I superstiti di Bletchley Park, il luogo nascosto nel Buckinghamshire dove migliaia di persone lavorarono, durante la Seconda Guerra Mondiale, alla decifrazione dei messaggi 'segreti' tra le forze armate dell'Asse, saranno ufficialmente premiati dal Governo Britannico (*).
Lì si formarono, anche, le basi dell'informatica (il Colossus di Tommy Flowers fu il primo computer elettronico digitale programmabile ad essere costruito), e fu lì che lavorò anche Alan Turing.
L'immagine: una macchina per cifratura tedesca, l'Enigma.
(*) Fonte: ZDNet UK
Lì si formarono, anche, le basi dell'informatica (il Colossus di Tommy Flowers fu il primo computer elettronico digitale programmabile ad essere costruito), e fu lì che lavorò anche Alan Turing.
L'immagine: una macchina per cifratura tedesca, l'Enigma.
(*) Fonte: ZDNet UK
Parolacce
-àccio: Suffisso con il quale si forma il peggiorativo di sostantivi e aggettivi.
Parolàccia: Sostantivo femminile (plurale: parolacce)
E questa, dalle News di Google di oggi, è proprio una parolaccia.
Spero che, in ottemperanza con il ddl Alfano, venga pubblicata, entro 48 ore, una rettifica!
Parolàccia: Sostantivo femminile (plurale: parolacce)
E questa, dalle News di Google di oggi, è proprio una parolaccia.
Spero che, in ottemperanza con il ddl Alfano, venga pubblicata, entro 48 ore, una rettifica!
domenica 12 luglio 2009
Coincidenze - 2
Coincidenze: concorso di fatti o di circostanze che si verificano senza una ragione determinabile.
Da parecchio tempo avevo scaricato sul PC una pubblicazione in PDF, Conservation book repair: a training manual, di Artemis BonaDea, della Biblioteca Statale dell'Alaska, un manuale, appunto, che tratta di come effettuare riparazioni conservative sui libri di una biblioteca. Lo trovate qui.
E' una lettura interessante, quasi duecento pagine chiaramente illustrate su come si fanno riparazioni di pagine staccate, si ricreano angoli rotti di copertine di libri rilegati, addirittura su come, togliendo il dorso di un libro, si può rilegarlo di nuovo, con l'indicazione delle più opportune tecniche di cucitura.
Il manuale è rivolto ad un pubblico 'semi-professionale', a chi cioè abbia a che fare con una biblioteca, magari pubblica, e voglia avventurarsi in qualche riparazione degli amati volumi; per me è solo una lettura curiosa e interessante, come qualunque cosa riguardi i libri; ho deciso, la scorsa settimana, di stampare il file e di rilegarlo per una rapida consultazione ed anche per farci dare un'occhiata a mia moglie, anche lei amante di libri e cose libresche.
Finito il lavoro, ho semplicemente forato con pazienza le pagine e poi ho usato uno di quei brutti dorsetti spiraleggianti in plastica per tener insieme il tutto, mettendo in testa un copri-copertina lucido ed un cartoncino blu come ultima pagina.
Qualche sera fa, dopo cena, ho fatto vedere il manuale a mia moglie; non avevamo mai parlato dell'argomento e mi ha stupito il suo silenzio e il suo sguardo che per qualche secondo è rimasto fisso, a guardare qualcosa 'oltre' me. Senza fare una parola, si è alzata, è uscita dalla stanza ed è ritornata con la sua borsa da cui ha estratto una busta di plastica, di quelle che tipicamente danno in libreria. Ho preso il sacchetto e ne ho estratto il libro, che aveva comprato poche ore prima: Federici, Rossi - Manuale di conservazione e restauro del libro.
Ci siamo guardati per qualche secondo, scuotendo leggermente la testa. Eh sì, davvero ci devono esser più cose, tra il cielo e la terra....
Il suo libro è decisamente più tecnico (e più costoso: 33,7 €) del mio: vi si parla di smacchiamenti e fissaggi, di lavaggi e deacidificazioni acquose e la parte relativa alla cucitura e alla legatoria sono ben dettagliate da precisi disegni.
Sono due volumi che nessun bibliofilo dovrebbe farsi mancare.
P.S.: Non vi sarà mica sfuggito il nome (Artemide) e il cognome (BonaDea) dell'autrice del manuale americano, vero?
Da parecchio tempo avevo scaricato sul PC una pubblicazione in PDF, Conservation book repair: a training manual, di Artemis BonaDea, della Biblioteca Statale dell'Alaska, un manuale, appunto, che tratta di come effettuare riparazioni conservative sui libri di una biblioteca. Lo trovate qui.
E' una lettura interessante, quasi duecento pagine chiaramente illustrate su come si fanno riparazioni di pagine staccate, si ricreano angoli rotti di copertine di libri rilegati, addirittura su come, togliendo il dorso di un libro, si può rilegarlo di nuovo, con l'indicazione delle più opportune tecniche di cucitura.
Il manuale è rivolto ad un pubblico 'semi-professionale', a chi cioè abbia a che fare con una biblioteca, magari pubblica, e voglia avventurarsi in qualche riparazione degli amati volumi; per me è solo una lettura curiosa e interessante, come qualunque cosa riguardi i libri; ho deciso, la scorsa settimana, di stampare il file e di rilegarlo per una rapida consultazione ed anche per farci dare un'occhiata a mia moglie, anche lei amante di libri e cose libresche.
Finito il lavoro, ho semplicemente forato con pazienza le pagine e poi ho usato uno di quei brutti dorsetti spiraleggianti in plastica per tener insieme il tutto, mettendo in testa un copri-copertina lucido ed un cartoncino blu come ultima pagina.
Qualche sera fa, dopo cena, ho fatto vedere il manuale a mia moglie; non avevamo mai parlato dell'argomento e mi ha stupito il suo silenzio e il suo sguardo che per qualche secondo è rimasto fisso, a guardare qualcosa 'oltre' me. Senza fare una parola, si è alzata, è uscita dalla stanza ed è ritornata con la sua borsa da cui ha estratto una busta di plastica, di quelle che tipicamente danno in libreria. Ho preso il sacchetto e ne ho estratto il libro, che aveva comprato poche ore prima: Federici, Rossi - Manuale di conservazione e restauro del libro.
Ci siamo guardati per qualche secondo, scuotendo leggermente la testa. Eh sì, davvero ci devono esser più cose, tra il cielo e la terra....
Il suo libro è decisamente più tecnico (e più costoso: 33,7 €) del mio: vi si parla di smacchiamenti e fissaggi, di lavaggi e deacidificazioni acquose e la parte relativa alla cucitura e alla legatoria sono ben dettagliate da precisi disegni.
Sono due volumi che nessun bibliofilo dovrebbe farsi mancare.
P.S.: Non vi sarà mica sfuggito il nome (Artemide) e il cognome (BonaDea) dell'autrice del manuale americano, vero?
lunedì 6 luglio 2009
mercoledì 1 luglio 2009
Luogo di mare
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