domenica 13 aprile 2008

Tintin in Tibet

Tintin è un personaggio di una nota serie di fumetti creato, nel 1930, dal belga Hergé.
Ne ho letto anche io qualcuno, da bambino: i racconti, tra avventura, giallo e humor, si snodano in vari paesi stranieri, tratteggiati meticolosamente dall'artista.
Qualche giorno fa, mi ha colpito questa foto:


in cui il Dalai Lama riceve un libro. Ho immediatamente riconosciuto la copertina: si tratta di Tintin in Tibet.


In China c'è una particolare passione per il fumetto del giornalista-investigatore e per anni ne sono circolate copie-pirata stampate in bianco e nero. Poi, dopo un accordo commerciale tra l'editore Casterman ed il partner chinese, China Children's Publishing House, sono iniziate le edizioni ufficiali.
Ma, nel 2001, ecco l'incidente; viene pubblicato: Tintin nel Tibet cinese, alterando il titolo originale e con tutte le implicazioni politiche immaginabili. Immediata protesta della vedova di Hergé, e dell'editore Casterman, fino ad arrivare al blocco della stampa e della distribuzione del fumetto.
L'accordo fu trovato solo l'anno dopo, 95° anniversario della nascita di Hergé: i chinesi furono costretti a fare marcia indietro e a pubblicare le avventure con il loro titolo originale.

1 commento:

  1. Uhm... Ho letto ed apprezzato molto TinTin da ragazzo, pero' quando anni fa lo vidi tatuato sul braccio di un neo nazista feci delle indagini, scoprendo l'amicizia che legava Herge, cattolico fondamentalista, a Leon Degrelle, esponente importante dello stesso movimento e, successivamente, fanatico collaborazionista dei nazisti. Inutile dire che il personaggio perse molta della mia stima... Anche perche' il Degrelle usava vantarsi di averlo ispirato direttamente!
    Ora Spielberg lo ha portato al cinema... Immagino sia stato 'depotenziato' ma quel tatuaggio ritengo sia sempre li...

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