sabato 26 aprile 2008

ENEL: c'è chi la chiama ... ignoranza

Il colosso energetico italiano ci parla di sé, nell'ultimo spot in onda in questi giorni in TV, con tante belle immagini efficaci.
L'ultima sequenza mostrata è particolarmente interessante e ci dice di come, ancora una volta,
massima sia l'ignoranza su nozioni elementari che riguardano il nostro Pianeta. Anche per l'ENEL la Terra ruota da Est verso Ovest, come già succedeva per Canale 5 (per la sigla del suo TG), per LA7 (per la sigla del suo TG e dei suoi break pubblicitari) ... Sanno tutto sull'energia, ma gli sfugge da dove sorga il Sole!

venerdì 25 aprile 2008

Herbert von Karajan



Si celebra, in tutto il mondo, il centenario della nascita del maestro.
Un'ottima occasione per riascoltare due raccolte storiche, tra i miei vinili: le Sinfonie di Beethoven ed il Gotterdammerung di Wagner.

giovedì 24 aprile 2008

Aglio e ....

Quando mia moglie è rientrata, ierisera, avendo saltato completamente il pranzo, ha deciso di consolarsi con un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino.
L'aglio in casa nostra non ha vita facile: io non lo digerisco anche se solo 'profuma' un piatto e non ne sopporto neppure l'odore acuto: è quindi bandito dalla cucina; mia moglie, dunque, prima di rientrare a casa, ha comprato appositamente una di quelle retine bianche in cui vengono vendute le teste d'aglio, per avere un ingrediente fresco per la sua cena.
Mentre lei, in una padella, 'mandava' i semplici e gustosi ingredienti del suo condimento, io accendevo aspiratori vari, aprivo finestre, chiudevo la porta dello 'studio' e della zona notte, per difendermi al meglio dal terribile odore.
Ma, naturalmente, dovevo pensare alla 'mia' cena, al 'mio' primo piatto, un anodino passato di verdure con riso. Nel muoverci intorno ai fornelli, impacciandoci a vicenda, visto che due spicchi d'aglio facevano il loro lavoro sfrigolando nell'olio accanto ad una pementina intera, piccantissima produzione del nostro terrazzo, ho cercato di allontanare i bulbi odoriferi inutilizzati prendendo, a pizzico, la retina che li contiene per spostarla lontano dalla cucina, in posizione dove non potessero nuocermi. L'ho fatto con passi incerti, colto da grandi starnuti, sei, sette, otto, uno di seguito all'altro, suscitando una grande ilarità nella mia consorte.
Quando ho poggiato il mefitico sacchetto, ho fatto una scoperta incredibile, l'etichetta del prodotto si è girata e guardate qui sotto cosa ho letto!

Da non credere. L'ho subito fatto notare a mia moglie, che è rimasta esterefatta e non voleva credere ai propri occhi.
Possibile che nell'ubertosa e verde campagna senese non si trovino più ortolani che seminino questo bulbo odoroso, sapido compagno di tantissimi piatti toscani, e si debba addirittura importarlo dalla China?
Alla prossima sagra mangerete una bruschetta con pane di farina russa con olio tunisino e aglio chinese?

mercoledì 23 aprile 2008

Silenzio sulla China

Avete notato che, da qualche giorno, è calato il silenzio TV sulla China? Non se ne parla più: niente più servizi sul Tibet, sulle tappe della fiamma olimpica od altro.
In China, invece, la situazione si è fatta delicata per tutti i residenti caucasici per via delle numerose manifestazioni che si svolgono in varie città, specie contro le aziende francesi; manifestazioni di protesta analoghe, ma meno virulente, si sono svolte in Francia e negli USA.


Per sapere cosa succede, qualche collegamento a blog qui e qui ad esempio, da cui partire per avere informazioni
.

L'unica notizia che ho sentito nei TG di lunedì era la scoperta di un traffico di rifiuti tra l'Italia e la China: container e container di spazzatura maleodorante contenente plastica, carta e metalli veniva mandata a industrie chinesi che la trasformavano, per rivenderla poi in Europa. Hanno seguestrato oltre duemilaseicento tonnellate di questa porcheria (sedici container!) di passaggio per Gioia Tauro.

Chissà se con quella stessa plastica hanno fatto il cucchiaino con cui ho mangiato il mio yoghurt oggi.

martedì 22 aprile 2008

Contro i miopi

Credete dunque che sia opera frammentaria, perché ve la si dà (e si deve dare) a pezzi?

F. Nietzsche, Umano, troppo umano

lunedì 21 aprile 2008

Cuori di China


Milioni di utenti chinesi hanno aggiunto un cuoricino alla loro firma su MSN. Nazionalismo vetero comunista in un paese di mandarini, con l'aggiunta di manifestazioni contro le francesi Carrefour e l'Horeal. Mah!
Intanto io rilancerei, per chi non volesse comprare le magliette di cui al post di ieri, con la moda. Mi sono disegnato un mio modellino alternativo.
Fatemi sapere, che apro gli ordini...


domenica 20 aprile 2008

Giù per la China

Se siete cinofili, no, cinefili, no, neppure.... sinofili, insomma, se amate la China e siete in completo disaccordo con le azioni della cricca del Dalai Lama, allora comprate una delle belle magliette che potete trovare su Taobao.com; la buona stagione consentirà presto di poterle mostrare in giro.

Googolopoly

A qualcuno doveva venire in mente: è un 'nuovo' gioco da tavolo, ispirato indovinate a chi, con tanto di tabellone stampabile, segnalini, Googlo-note, cartoncini degli imprevisti e delle probabilità e, al posto di case e alberghi, sviluppatori e server.
Tutto da ritagliare: lo potete scaricare liberamente da qui.
No, le regole non ci sono, ma chi non le conosce già?

Dateci le ali

Sputare in Cina

Vi prego, non sputate. Sputare non è igienico né civile.


giovedì 17 aprile 2008

L'odissea del volo 33

Pausa pranzo diversa, oggi: dovendo passare un'ora di tempo in un'aula con PC e videoproiettore, perché non mettersi a guardare un filmato? Devo dire che non ci avevo mai pensato!

Leggendo, nei giorni scorsi, Il quarto libro della fantascienza mi ero imbattuto in un racconto di Rod Serling, lo sceneggiatore e produttore della serie americana Twilight Zone (Ai confini della realtà) e mi era tornato in mente il telefilm che ne era stato tratto e che avevo visto nell'infanzia, all'inizio degli anni '60.
Ricordo nettamente l'angoscia in cui erano capaci di farmi piombare quelle storie, improbabili ma possibili, che in meno di mezz'ora narravano situazioni paradossali, assurde, spesso senza una soluzione.
Recuperato con un veloce 'passaparola' il filmato in oggetto, ed altri della stessa serie, lo avevo lasciato nel portatile in attesa dell'occasione propizia per poterlo gustare.

Quando i miei allievi sono usciti per la pausa pranzo, io mi sono piazzato in prima fila, ho collegato il mio PC al sistema di videoproiezione e mi sono guardato il telefilm L'odissea del volo 33.

Il telefilm regge ancora alla prova degli anni, l'ambiente angusto della cabina di pilotaggio è la scenografia dove si alternano le paure e le speranze del personale di volo di un aereo che si trova all'improvviso a fare un 'viaggio nel tempo' da cui non può uscire.
Angosciante il messaggio della voce fuoricampo, nell'originale è dello stesso Serling, nel finale che rimane volutamente 'aperto':
Un aviogetto Global in viaggio da Londra a New York in un pomeriggio qualunque del 1961. Un aereo ormai dichiarato scomparso, ricercato per terra, per mare e per aria da gente angosciata e senza più speranza. Ma voi e io sappiamo dove si trova quel jet, voi e io sappiamo quello che è successo. Perciò se un giorno, in qualsiasi momento sentirete il frastuono delle turbine di un aviogetto che vola al di sopra delle nubi… turbine che sembrano sperdute e disperate … lanciate un razzo in aria, fate qualcosa. Perché quello è il Global 33 che tenta di tornare a casa… dai Confini della Realtà.
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[Aggiornamento del 08/08/2014]
Il telefilm è stato ritrasmesso poco fa, poco dopo le 20, da RAI 3 che sta rimettendo in onda gli episodi della serie 'culto'.
 

mercoledì 16 aprile 2008

Ascoltando la radio

Ormai ascolto la radio solo quando sono in auto e mi sposto per lavoro; succede sempre più di rado, ultimamente, e quindi altrettanto rari sono i momenti dedicati all'ascolto.
A casa abbiamo sempre la TV accesa, anzi, molto spesso, le TV accese: passando da una stanza all'altra si può assistere qui ad un programma trasmesso da LA7, lì ad uno della BBC World; è una vecchia abitudine ("Il suono della TV riempie la casa e ti fa sentire meno solo", dice mia moglie) che si è accentuata da qualche anno e che è diventata praticamente una necessità, vista la villana rumorosità dei vari vicini di casa di questo condominio costruito badando a spender poco e a fare appartamenti di bassa qualità (ma, s'intende, venduti a prezzi assolutamente inimmaginabili).
Qualche rarissima volta riesco a rientrare poco dopo le 18; in casa non c'è in genere ancora nessuno e allora, nello 'studio', accendo la radio e mi sintonizzo o su Rete Toscana Classica oppure su Radio 2 o Radio 3 della RAI.

Sere fa ero comodamente seduto ad ascoltare Cirri e Solibello, ghignando di qualche loro battuta, quando ha fatto capolino mia moglie. Non l'avevo sentita rientrare, ho allungato la mano per trovare il telecomando ed abbassare il volume, prevenendo la sua protesta. (Ma com'è che, da quarant'anni, non posso ascoltare la radio o la musica a tutto volume, come andrebbero ascoltate?)

E' stata ferma una decina di secondi, ascoltando un po' di Caterpillar, poi mi ha fulminato con un'occhiata ironica, dicendomi: "Ma cosa fai, ascolti Per Voi Anziani ?" e ha chiuso, uscendo, la porta.

Purtroppo la battuta la può capire solo chi, come me, ragazzetto appassionato di musica rock, si ascoltava il pomeriggio la trasmissione radio cult dei primi anni '70, Per voi Giovani, per l'appunto, dove passavano le anteprime degli LP dei gruppi Americani e Inglesi più quotati, ed anche di qualche raro Italiano (registravo spesso la trasmissione con il Geloso, per poterla riascoltare con calma e a volume un po' più alto....)

E da Per voi giovani di Carlo Massarini, Richard Benson, Raffaele Cascone, Mario Luzzatto Fegiz, Fiorella Gentile, Mariù Safier (che ora ogni tanto legge in TV le notizie di CCISS, Viaggiare informati....) a Caterpillar il passo è lungo!

domenica 13 aprile 2008

Tintin in Tibet

Tintin è un personaggio di una nota serie di fumetti creato, nel 1930, dal belga Hergé.
Ne ho letto anche io qualcuno, da bambino: i racconti, tra avventura, giallo e humor, si snodano in vari paesi stranieri, tratteggiati meticolosamente dall'artista.
Qualche giorno fa, mi ha colpito questa foto:


in cui il Dalai Lama riceve un libro. Ho immediatamente riconosciuto la copertina: si tratta di Tintin in Tibet.


In China c'è una particolare passione per il fumetto del giornalista-investigatore e per anni ne sono circolate copie-pirata stampate in bianco e nero. Poi, dopo un accordo commerciale tra l'editore Casterman ed il partner chinese, China Children's Publishing House, sono iniziate le edizioni ufficiali.
Ma, nel 2001, ecco l'incidente; viene pubblicato: Tintin nel Tibet cinese, alterando il titolo originale e con tutte le implicazioni politiche immaginabili. Immediata protesta della vedova di Hergé, e dell'editore Casterman, fino ad arrivare al blocco della stampa e della distribuzione del fumetto.
L'accordo fu trovato solo l'anno dopo, 95° anniversario della nascita di Hergé: i chinesi furono costretti a fare marcia indietro e a pubblicare le avventure con il loro titolo originale.

Antonio Meucci

Perbacco, oggi Google Italia ricorda il centenario della nascita del fiorentino Antonio Meucci!

Svegliatevi

sabato 12 aprile 2008

Paura e Terrore su Marte

Deimos e Fobos (Terrore e Paura) sono i due compagni di Ares (Marte) nella mitologia, ma sono anche i due satelliti del 'Pianeta Rosso' e sono oggetto di studi planetari dal giorno della loro scoperta, il non lontano 1877.
Le più recenti foto di Fobos, inviate sulla Terra una ventina di giorni fa dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, sono state appena elaborate e sono adesso sul sito ufficiale di HiRISE.
HiRISE è la telecamera (in realtà, un telescopio da 50 cm di apertura, f/24) con una risoluzione nominale di 160 megapixel, che trasmette le immagini, compresse, rielaborate poi dal Dipartimento di Scienze Planetarie dell'Università dell'Arizona a Tucson.
Un sito da tener d'occhio per le 'foto' della missione, che sono di pubblico dominio.

12 Aprile 1961


Il colloquio telefonico Krusciov-Gagarin
Mosca, 13 Aprile
Ecco il testo integrale del colloquio telefonico tra Krusciov e Gagarin.
Krusciov: Sono molto contento di sentire la vostra voce, caro compagno.
Gagarin: Ho appena ricevuto il vostro telegramma di congratulazioni. Vi ringrazio di tutto cuore. Sono molto felice di aver compiuto questa impresa.
Krusciov: Avete (illeggibile) per la prima volta nella storia un viaggio spaziale. Con questa epica impresa avete glorificato il nostro Paese e avete reso immortale il vostro nome. Come è andato il volo? Come vi sentite?
...
Nota: ma tra compagni non ci si dava del tu?
...
Un filmato del lancio su YouTube.


giovedì 10 aprile 2008

L'Italiano è precario

Diceva ieri sera Lanfranco Pace (chi non se lo ricorda o non sa chi sia, potrebbe andare a scoprirlo su Wikipedia, ne vale la pena!), nella rubrica "Otto e mezzo" su La7, presentando Flavia D'Angeli, candidato premier di Sinistra critica:
"Un'insegnante, un'insegnante di italiano, anzi un'insegnante di italiano precario".

Che la nostra lingua sia così mal messa da essere definita precaria?
Perché precario, come dice il Devoto-Oli, è un aggettivo che indica qualcosa che è: "contrassegnato da una provvisorietà costantemente minacciata dal sopraggiungere di eventi pericolosi o addirittura catastrofici."

O l'opinionista voleva dire un'altra cosa?

Ti posso aiutare?

domenica 6 aprile 2008

Inflazione settimanale

Sabato, l'evento più eccitante della settimana: la spesa al supermercato.
La 'spedizione' si presentava sotto i migliori auspici; andando a comperare alcune cose, lunedì scorso, mi avevano dato un buono che dava diritto al 10% di sconto su tutta la spesa fatta venerdì o, appunto, sabato.
Abbiamo fatto il nostro solito 'carrellone' di roba, ma, rispetto a cinque giorni prima, i miei crackers preferiti erano aumentati del 20%; l'acqua minerale del 16%, le bietole con cui faccio una saporita zuppa, del 25%....

Image credit: Dark Roasted Blend

Consigli ai naviganti

Partito Cocacolamunista Cinese

Wang Guangyi, Great Criticism: Coca-Cola, da: PingMag



sabato 5 aprile 2008

Magomatico

Quando, qualche anno fa, mi era capitato di leggere un libro scritto a più mani per celebrare Martin Gardner avevo pensato che fosse un Gedenkschrift e non un Festschrift, cioè uno scritto 'in memoria di' e non 'in onore di'.
Scopro adesso, sfogliando il numero 12 del magazine
Make
(Novembre 2007), che Gardner è ancora vivo e brillante, all'età di 93 anni suonati.
Gli articoli che scriveva per la rubrica Mathematical Games di Scientific American (dal 1956 al 1981) erano intriganti: si passava da rompicapi a labirinti, da problemi topologici a divertenti costruzioni di modellini di carta (penso agli esaflexagoni...) per arrivare a simulare il gioco della vita, impostando semplici e rigorose regole di duplicazione, sopravvivenza e morte alle 'celle' di uno
schermo di un computer.
La rubrica fu molto seguita e gli articoli furono raccolti in libri di successo (in Italia li pubblicò Sansoni), che di
quando in quando mi capita di riaprire.
L'interesse di Gardner per la magia (preso a pretesto per l'articolo-intervista fatto da un professore emerito di Fisica dell'università di Lock Haven) è solo quello di un uomo dall'intelletto acuto che vuol sempre rendersi conto di quanto lo circonda, e spiegarsi le cause dei fenomeni, anche i più strani, che accadono.
In queste riflessioni su Make, sparse e purtroppo non abbastanza lunghe, fanno capolino un paio di nomi: quello di Carl Sagan, apprezzato per la sua natura di scrittore molto critico di vari aspetti della scienza, e quello dell'oggi ignorato Hugo Gernsback, editore di Electrical Experimenter dal 1911 (divenuto poi Science and Invention) e di un gran numero di periodici scientifici e di narrativa di fantascienza, Amazing Stories primo fra tutti, nonché lui stesso scrittore di fantascienza. I cultori del ramo sanno che è da Gernsback che prende il nome il prestigioso premio Hugo.
Gardner cita Gernsback perché, giovanissimo, dalla lettura delle sue riviste ebbe gli stimoli per interessarsi di scienza e di matematica.
E non viene passato sotto silenzio neppure l'amore di Gardner per i libri di Lewis Carroll: è nota una sua edizione critica, piena di interessanti commenti, di Alice.

WWW

N. 97 dei contrassegni presentati per le elezioni politiche 2008. Candidato leader: Francesco Miglino.

Ma come si fa, con questo nome, a fare un sito così anni '90?

Che strano mondo

Ehi, laggiù sul Terzo Pianeta, ma che state facendo?

giovedì 3 aprile 2008

Del leggere

Quando avete per le mani un libro nuovo, cosa fate?
Sono curioso di conoscere l'approccio che gli altri lettori hanno quando stanno per cominciare a leggere un libro appena comprato.
C'è chi, pedantemente, inizia a leggere la prefazione; chi dà invece un'occhiata alla quarta di copertina, magari per farsi un'idea del contenuto e, talvolta, della stringatissima biografia dell'autore.
C'è sicuramente chi scorre i titoli dei capitoli e ne legge, a caso, qualche frase (ma questa è pratica che i lettori esperti applicano in genere alla saggistica e prima di acquistare un libro).
Io ho un'abitudine ben diversa da quelle descritte; se il libro non è proprio un economicissimo giallo, magari stampato qualche decennio fa, allora la prima cosa che faccio, immancabilmente, è di leggere, in fondo al volume, l'estratto del catalogo dei libri che l'editore pubblica nella collana del libro stesso.
Prima ancora di iniziare a leggere ho bisogno di sapere quali piaceri mi può ancora dare la lettura, di vedere se alcuni dei libri in elenco li ho già letti, quali autori sconosciuti sono presenti ad aprirmi il mondo delle loro idee e dei loro pensieri, di quali autori, invece familiari, non ho letto qualche importante lavoro.
E' certo che, con il passare dei decenni, non ho più il desiderio famelico dell'adolescente, né lo stupore per mondi che non sapevo neppure che esistessero, ma il catalogo, in fondo al libro, è ancora per me un'irresistibile porta verso le meraviglie del possibile, oltre a un lungo elenco di ricordi.
Sono stato cosciente di questo gesto, ormai abituale, ieri sera, aprendo Il quarto libro della fantascienza, una raccolta di racconti curata da Fruttero e Lucentini, un tascabile Einaudi di 15 anni fa trovato, intonso, tra libri usati.
E allora eccomi a scorrere titoli e titoli e a chiedermi: chi sarà questa traduttrice di Omero; quanto tempo fa ho letto I re taumaturghi di Bloch; Todo modo di Sciascia era il primo anno di università? Lietta Tornabuoni, sì, i suoi articoli li leggevo su Linus. E la Praga magica di Angelo Maria Ripellino perché l'avrò abbandonata a prender polvere su qualche scaffale?
Ma poi sono sprofondato Nelle fogne di Chicago, un racconto di 180 anni fa che apre la raccolta.
E adesso, è l'ora giusta, continuo con gli altri.
Buona notte.