La dottoressa Susan Calvin, robopsicologa della US Robots and Mechanical Men, Inc., la più grande fabbrica di robot del mondo, è un personaggio indimenticabile della saga dei racconti di fantascienza di Isaac Asimov. Fredda, scienziata e misantropa, è presente in molti dei racconti, scritti negli anni '40, che furono poi raccolti nel libro I, Robot; per presentarsi come una struttura omogenea, il libro si sviluppa come se i vari racconti provenissero da un incontro-intervista con la dottoressa.
La parola robot fu 'inventata' dal fratello di Karel Čapek. Lo scrittore cecoslovacco cercava un nome per alcuni personaggi, automi androidi clonati biologicamente e sottomessi alla volontà del 'padrone' uomo, che costituivano l'ossatura della sua commedia R.U.R. (Rossumovi univerzální roboti) (1921); Josef, pittore, gli suggerì di chiamarli appunto 'robota'.
Leggo adesso su The Scientist di Maggio che esiste una nota azienda americana, fondata dal direttore del Laboratorio per l'Intelligenza Artificiale del MIT, che si chiama proprio iRobot.La iRobot produce e vende milioni di piccoli robot aspirapolvere che vagano per la casa, urtando mobili e pareti, aspirando, nel loro percorso da ubriachi, lo sporco del pavimento, per poi andarsi a riconnettere con l'alimentatore per ricaricarsi le pile quando si accorgono di essere giù di energia.
Il poco futuristico Roomba è ben lontano dai sogni della fantascienza (e anche dalla Rosie dei cartoni animati dei Pronipoti...)
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