Altan, Terapia, Milano, Salani, 2010
Dalla presentazione editoriale:"Ideologia di libero mercato" che ovviamente ho voluto e implementato io, come a tutti è noto.
Anni di un’ideologia del libero mercato dimostratasi fallimentare e di scelte sbagliate che hanno messo a repentaglio la nostra salute. Quella stagione è finita e il sacrificio del Paese non andrà sprecato. Perché con le possibilità aperte dalla nuova programmazione europea sarà possibile, per la prima volta da decenni, una riforma radicale della sanità fatta non di tagli, ma di investimenti. Una rivoluzione copernicana capace di portare la sanità davvero vicino al cittadino: semplice, efficiente, integrata. Questo libro spiega perché. E spiega come.
R. Speranza, Perché guariremo, Milano, Feltrinelli, 2020
Dopo quello che potrebbe aver fatto il suo Capo di Gabinetto, il Presidente della regione Toscana si è fatto sentire subito con durezza: lo ha preso da una parte e gliene ha dette quattro: "Cattivo! Cattivo! Cattivo! Cattivo!" poi, forse confondendo i ruoli istituzionali, pensandosi Preside, lo ha sospeso.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi che fa la punta alla penna d'oca mentre lavora alla scrittura del documento per il Recovery Fund.
Un uomo politico è grande in misura della sua forza di previsione: un partito politico è forte in misura del numero di uomini di tal forza di cui dispone.
In Italia i partiti di governo non possono disporre di nessuno di tali uomini: nessuno che sia grande, nessuno che sia almeno mediocre. Uno dei caratteri italiani, e forse quello che è più malefico per l’efficienza della vita pubblica del nostro paese, è la mancanza di fantasia drammatica. Sembra una affermazione letterariamente paradossale, e in verità è una osservazione profondamente realistica. Ogni provvedimento è un’anticipazione della realtà, è una previsione implicita. Il provvedimento è tanto più utile quanto più esso aderisce alla realtà. E perché ciò avvenga è necessario che il lavorìo preparatorio sia completo, che nel lavorio preparatorio non si sia trascurata alcuna ipotesi, e delle infinite ipotesi possibili si siano scartate quelle che non resistono alla prova della rappresentazione drammatica.
Orbene: le autorità italiane, quelle governative, quelle provinciali, quelle cittadine, non hanno finora decretato un provvedimento che non sia stato tardivo, non hanno ponzato un provvedimento che non abbia avuto bisogno di essere modificato, di essere prima o poi cassato, perché, invece di provvedere, veniva a far rincrudire il malessere. Non sono riuscite ad armonizzare la realtà, perché sono state incapaci di armonizzare prima, nel pensiero, gli elementi della realtà stessa. Esse ignorano la realtà, ignorano l’Italia in quanto è costituita di uomini che vivono, lavorando, soffrendo, morendo. Sono dei dilettanti: non hanno alcuna simpatia per gli uomini. Sono retori pieni di sentimentalismo, non uomini che sentono concretamente. Obbligano a soffrire inutilmente nel tempo stesso che sciolgono degli inni alati alla virtù, alla forza di sacrificio del cittadino italiano.
A. Gramsci, Odio gli indifferenti [3 aprile 1917], Milano, Chiarelettere, 2011, ebook
Io c'ero quando è successo e ho ancora un vago ricordo della meraviglia che ci colpì tutti. Achille (seduto) e Giovanni Battista Judica Cordiglia ascoltano la voce di Gagarin da Torre Bert. (Nell'angolo in basso a destra il registratore a bobina Geloso G600)
Qui first orbit, il film da vedere e scaricare creato per celebrare i primi 50 anni del volo spaziale umano. Ci sono le immagini originali e l'audio del volo di Gagarin insieme a riprese effettuate da Paolo Nespoli dalla Stazione Spaziale Internazionale per riproporre esattamente il punto di vista del cosmonauta sovietico.
Il colloquio telefonico Krusciov-GagarinFelice Fo (classe 1898), il 'salvato per caso' dell'estratto della poesia in copertina, era il padre di Bianca Fo, Dario Fo (il premio Nobel) e Fulvio Fo (organizzatore teatrale e padre del poeta, latinista e docente dell'università di Siena, Alessandro Fo). Vedi anche Archivio Dario Fo Franca Rame.
A. Fo, Filo spinato, Torino, Einaudi, 2021
Il presidente della regione Toscana, Giani, ha firmato un’ordinanza con validità domenica 4 aprile: per la sola giornata suddetta sarà Pasqua anche a Siena.
Quel che qui conta è sottolineare che le ordinanze sanitarie comportavano nel migliore dei casi grande fastidio e gravi privazioni, e incontravano per questo forte opposizione. L’isolamento di intere famiglie, la separazione dei congiunti nell’orrore dei lazzaretti, la chiusura di mercati e commerci, l’aumento della disoccupazione che ne conseguiva, i roghi di mobili e beni, il divieto di riunioni religiose, le requisizioni dei monasteri da usare come ospedali: queste e altre misure analoghe erano tutte destinate a provocare reazioni che spesso assumevano toni violenti. Per gli ufficiali della sanità del tempo la vita non era facile. Essi combattevano una battaglia disperata contro un nemico spaventoso eppure invisibile. E il paradosso era che la loro azione li rendeva assai impopolari presso la gente che stavano cercando di proteggere.
C. M. Cipolla, [Fighting the Plague in Seventeenth Century Italy, 1981], Il pestifero e contagioso morbo. Combattere la peste nell'Italia del Seicento. Bologna, Il Mulino, 2012 [Trad. B. Fiorino]