Più avveduto dopo avvenimenti amari.
[E voi ci credete?]
Impiccagione di Cesare Battisti, 12 Luglio 1916 - Un clic sull'immagine per ingrandire |
Nei passati due giorni molto mi turbò la fine del tenente Battisti che io avevo conosciuto a Milano di vista, nella primavera del 1915, e in Valcamonica, non ricordo se a Edolo, o a Montozzo, di persona.- Con la mente ho rivisto la sua tortura in prigionia, la nefanda vendetta: è forse questa una delle scosse morali più forti provate da che son qui. La rettorica nostra scacazza i giornali, "Corriere" compreso, sul conto suo. Ma sta di fatto che è una grande vergogna l'averlo lasciato vivo in mano ai nemici.- Non diciamo "meglio così" a spese del martire impiccato: diciamo che la nostra viltà si è rivelata una volta di più, perché il capitano, il comandante di compagnia non viene preso dal nemico se i suoi si comportano bene, salvo circostanze eccezionalissime.