martedì 20 maggio 2008

S. Bernardino

Nel 1444 Bernardino, per la Quaresima, era stato a predicare a Massa Marittima. Lì era nato, lì c'erano anche alcuni suoi parenti, ma le prediche del frate francescano, famosissime, lo portavano nella Siena di suo padre, a Milano, per l'Italia tutta e raramente tornava nella città natale.
Bernardino di Albertollo Albizzeschi era ascoltato da poveri e da vescovi, da imperatori e da folle di peccatori; portava la pace e la concordia dovunque si spostava, col dono della parola trascinante e della ragione pacificatrice; la situazione della povertà in Italia, con il nascere di un protocapitalismo post crociate, era molto brutta e Bernardino, abbracciati i voti di povertà dei francescani (lui, figlio, si ricordi, del ricco proprietario delle fonderie dell'Accesa), si era fatto paladino dei poveri e difensore degli umili e degli sconfitti, sia pure nell'assoluto rispetto delle autorità ecclesiastiche e soprattutto papali, alle cui decisioni si attenne sempre con la massima obbedienza.
I suoi concittadini, dunque, grati per la presenza in quel periodo pre-pasquale, lo festeggiarono e non volevano mandarlo più via, tanto che, per non essere visto, fu costretto quasi a scappare da Massa di notte, per andare ad Asciano prima e verso Napoli poi.
La salute di Bernardino era minata da anni, il frate, sessantaquattrenne, soffriva da tempo di disturbi intestinali e non si vergognava di parlarne in pubblico durante le sue prediche.
I massetani gli avevano chiesto di tornare al più presto, di continuare a onorare con la sua presenza la cittadina, e si dice che, scherzosamente, Bernardino, arguto come sempre, avesse risposto "Se non torno, mando i panni", diventato poi un vero e proprio modo di dire.
La morte lo colse il 20 maggio 1444, nel suo viaggio verso Napoli, a L'Aquila, e lì fu sepolto, ma, quasi a voler mantenere la promessa scherzosa, mentre i suoi libri ed altri oggetti (occhiali e porta occhiali compresi...) furono riportati a Siena, il saio fu fatto riavere ai massetani, che lo conservarono a lungo nella chiesa di S. Bernardino a Vetreta.

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