venerdì 20 maggio 2011

Leggere in bagno

Quando si è in bagno, la mattina, per rilassarsi si leggerebbe qualsiasi cosa: stamani mi è capitata per le mani una bottiglietta di shampoo (sciampo, se preferite).

La chimica del liceo è ormai lontana e inservibile; il corso all'università, in cui fui brillante, fornisce pochi appigli.
Ci deve essere sicuramente una legge, in questa nostra repubblica di Freedonia, che obbliga i produttori a dichiarare i componenti degli articoli che sono venduti confezionati.
Chissà se il legislatore, distrattosi un attimo, si è dimenticato di pretendere che i nomi fossero in 'chiaro' e non i componenti chimici con la loro dicitura tecnica, e sempre in italiano. Alla faccia della chiarezza.
[Figuratevi che non scrivono in italiano né 'ingredienti' e neppure 'acqua']

Leggete qui sopra e ditemi cosa diavolo è il Trimethylsilylamodimethicone e cosa dovete fare se lo ingerite, se vi entra negli occhi, se lo bevete o se lo sputate in faccia ad un vostro acerrimo nemico politico.

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