Il latino della domenica - 657

 Chi dorme non fa peccati.

 

Il latino della domenica - 656

Il regno degli inferi ha toccato, per conseguire quello dei celesti.

Seneca, Hercules Furens (trad. I. Ranelli, in Seneca, Tutte le opere, Milano, Bompiani, 2000) 

 

Il latino della domenica - 655

 Se chi porta in giudizio non fornisce le prove, l'imputato viene assolto.

 

Gli scrittori, che brutte persone

 

- Io prenderei quelli che scrivono i libri e con una frusta li farei ballare a suon di lividure.

 

F. Tozzi, Tre croci [1920]. Online su LiberLiber.

Il latino della domenica - 654

Non ti arrabbiare subito.

[Ecclesiaste, 7, 10) 

Che importa, sono rospi!

Tutti gli altri che avevo veduto morti o agonizzanti ricordavo allora! Quello a cui con una frusta di salcio avevano fatto un nodo scorsoio e l'avevano lasciato lì ciondoloni; quello infilato, dal ventre, a una canna aguzzata: la canna riesciva dalla bocca, e il sangue colava più grosso e scuro; quello a cui avevano schiacciato con i sassi tutte e quattro le zampe; quello accecato con i tizzi della brace; quello sbudellato con un colpo di falcino; quello schiacciato dalle ruote del carro, a posta; quello lanciato in aria dando un colpo sopra una tavoletta messa in bilico; quello pestato dai due fidanzati; questi sono i rospi che ho visto morire, silenziosi, con quei loro occhi che di notte luccicano. 

 

F. Tozzi, Bestie [1917]. Scaricabile da LiberLiber.