domenica 30 settembre 2007

Il questore di Firenze

Il dottor Francesco Tagliente dichiara, in un'intervista trasmessa sabato sera al TG regionale della Toscana, che:
a Firenze c'è un'alta percezione di insicurezza ed è per questo che noi stiamo orientando tutte le energie degli operatori di polizia fiorentina... verso l'attività di superare la percezione di insicurezza
Mi spiace, ma non ho capito, potrebbe ripetere?

Se ho caldo, io non cerco un ipnotizzatore che abbassi la mia 'percezione' di calore ma accendo un condizionatore che abbassi la temperatura, lei no?


[Foto credits: S-Punti di vista]

venerdì 28 settembre 2007

Dov'è il Myanmar?

Quale sia la collocazione geografica dello stato di Myanmar mi è stato un po' più chiaro quando mi hanno detto che (da ben diciotto anni) l'antico nome popolare aveva preso il posto di quello di Birmania dato dagli Inglesi al territorio.

Siamo, quindi, nella porzione occidentale della Penisola Indocinese.

Nel commento al servizio sui fatti di sangue di ieri in Myanmar, la giornalista del
TG5, mentre
l'inquadratura sostava su una delle vittime della polizia, ha detto che (cito): "Il reporter giapponese è stato la prima vittima occidentale degli scontri" .

Ora, essendo, come si vede nella cartina sottostante, la Birmania in basso a sinistra, ed il Giappone in alto a destra, i Giapponesi sarebbero Occidentali rispetto a chi? Forse agli Americani.
O il senso era diverso: prima vittima di
cultura occidentale e quindi solo adesso la cosa ci riguarda?

Traffico caotico anche oggi a Siena

Poco dopo le dodici, senza avvertire e senza disporre cartelli, è stata bloccato un senso di marcia di viale Bandinelli, direzione Firenze. Pochi istanti e caos e fila interminabile.
I vigili urbani? Splendevano per la loro assenza, come spesso succede.
Possibile, che fra i tanti corsi di aggiornamento che ci sono a disposizione, nessuno dell'area tecnica del comune di Siena ne abbia mai seguito uno che avesse come tema 'i lavori stradali si fanno d'estate quando non c'è traffico e di notte, se necessario'?

La tua città è anche quello che fai

[AGGIORNAMENTO DELL'ULTIM'ORA]
Anche mia moglie, insieme a molti poveri utenti degli autobus urbani, è rimasta vittima, però in tarda serata, del caos (Il Train ha fatto saltare due corse della linea 17) ed è arrivata a casa con un ritardo di oltre un'ora. Che una corsa salti nelle ore di punta è ormai cosa cronica (ma come fanno? Siena è un paesotto di 50 mila abitanti, in proporzione cosa dovrebbe succedere a Firenze?). I pendolari neanche protestano più, corrono da una fermata all'altra con la speranza di un servizio decente, ma per fare 6 chilometri spesso ci vuole più che andare da Siena a Firenze!

giovedì 27 settembre 2007

La NASA lancia Dawn


Oggi la
NASA ha lanciato la sonda Dawn che dovrà studiare i 'pianetini' Cerere e Vesta.
Il viaggio sarà lungo, sia come durata che come percorso. La sonda, spinta da un efficientissimo motore a ioni, raggiungerà Vesta nell'Agosto del 2011 e Cerere nel Febbraio del 2015.
Lo scopo della missione è far orbitare, per alcuni mesi, la navicella intorno ai due asteroidi (recentemente Cerere è 'salita di grado' diventando un pianeta nano) che si trovano tra le orbite di Marte e di Giove. Le foto e le analisi serviranno a comprendere meglio la formazione dei due oggetti e a determinarne con precisione dimensioni, composizione, forma e massa e a rilevare crateri ed altre formazioni superficiali.

Vesta è uno sferoide di circa cinquecento chilometri di diametro (per paragone, la Luna ha un diametro di tremila quattrocento chilometri, la Terra di dodicimila settecento) ed ha una superficie rocciosa tipicamente 'lunare', Cerere invece, con un diametro di quasi mille chilometri, sembra sia coperta di ghiacci.

Cerere è stato il primo 'pianetino' ad essere scoperto, e fu padre Piazzi dall'osservatorio di Palermo ad avvistarlo per primo, nel 1801; Vesta fu invece scoperta da Heinrich Olbers nel 1807. Fu Carl Friedrich Gauss, come forse è noto, a calcolare preliminarmente le orbite dei due oggetti celesti.

Oggi piove

martedì 25 settembre 2007

Contrordine compagni

Il TG2 delle 20.30 riporta, tra i primi servizi, che ci sarà un rimpasto nel governo. In chiusura di TG viene letta la velina di smentita: era arrivato il contrordine.

Il TG1 cambia sigla....

....ma non perde il vizio.
Nel servizio su
Benigni trasmesso dal TG1 nell'edizione delle 20 è stata tagliata la battuta sul ministro Mastella che il TG3 delle 19, mettendo in onda lo stesso filmato, aveva invece trasmesso.

Una RAI tutta da ridere.

lunedì 24 settembre 2007

Il TG come racconto

E' così evidente che l'avranno detto in tanti che i TG, prescindendo assolutamente dal contenuto delle notizie, sono una struttura narrativa. Farò qualche ricerca.

A me sembra che lo schema sia questo:

Il TG Il Racconto
Il fatto di sangue La prefazione drammatica
Le guerre
La politica
Le peripezie dell'eroe
L'economia, le tasse e le truffe L'espiazione
Il gatto, il cane, il bambino, la velina e il calciatore Il ritorno a casa
Gli affetti domestici
La cucina
Lo spettacolo
Lo sport
Il lieto fine
I festeggiamenti per il ritorno dell'eroe

E l'eroe, ovviamente, è lo spettatore.

sabato 22 settembre 2007

Il Presidente in TV

Ormai guardo i TG italiani solo per ridere degli errori che fanno i giornalisti. E' incredibile quanti accenti riescano a sbagliare, quanto spesso diano riferimenti storici sbagliati, quante nozioni scientifiche errate ci presentino (oggi, al TG 4 delle 13:30 hanno sostenuto che il precedente equinozio di primavera si è avuto lo scorso giugno...).
Ridacchio, sghignazzo, mi diverto, salvo che qualche volta mi accorgo che sto guardando una TV di cui pago il canone, e allora rido amaro.
Oggi tutti i TG hanno fatto vedere una intervista della massima Istituzione dello Stato, il Presidente della Repubblica, il quale ha dichiarato che bisogna che gli uomini politici e le istituzioni la smettano di comparire in TV a fare le loro sfilate. Accidenti, ma lui, in quel momento, cosa stava facendo?
Il suo consigliere, l'emerito prof. Godart, non gli ha mai raccontato del paradosso del cretese (o paradosso del mentitore). quello che affermava 'Io mento sempre' ?

mercoledì 19 settembre 2007

Parcheggi a Siena

La circolazione delle auto a Siena, specie in questi giorni, è assolutamente caotica. Dei parcheggi ci lamentiamo sempre, tutti: pochissimi quelli disponibili, troppi quelli a pagamento.

Anche nelle zone dove ci sono 'attività produttive' parcheggiare è un grosso problema; se poi nessuno si prende la briga di reprimere parcheggi di auto da rottamare e discariche abusive, la cosa diventa ancora più difficile e sgradevole.

La tua città è anche quello che fai, recita un motto usato per la campagna contro chi butta mozziconi di sigaretta per terra nelle strade del centro storico.

Guardate qui cosa buttano! (Nota: siamo tra via Zani e via Rosi, alle spalle di viale Toselli)

martedì 18 settembre 2007

Olivetti M280

L' Olivetti M280 è un gran bel computer: grosso, solido, veloce e, soprattutto, affidabile.
E' l'unico desktop che ho mai comprato, ho sempre lavorato su PC di clienti o con PC portatili; ero giovane e feci l'errore di investirci dei bei milioni.
Il modello era appena stato presentato dalla Olivetti, un veloce 286 a 12 MHz con una scheda grafica EGA, (mica la vecchia e orribile Hercules!) e addirittura un altoparlante incorporato con il controllo esterno del volume. Chiesi al concessionario Olivetti per cui facevo il consulente di ordinarmelo subito; un venerdì mattina T., uno dei titolari, mi disse che era arrivato il corriere con molta merce in consegna per i clienti. "C'è anche il suo computer, quando ha voglia vada a prenderlo, tanto le chiavi ce l'ha."
Avevo le chiavi del negozio, apprezzavo che mi ritenessero 'di casa' ma non le avevo mai usate; quel pomeriggio non mi preoccupai della 'forma' e, subito dopo pranzo, fuori quindi dall'orario di apertura, andai in concessionaria e mi misi a girare per il magazzino. Il 'mio' PC era lì, il video anche; faticai non poco, da solo, per recuperarlo tra i materiali arrivati, ma poi lo caricai in macchina e lo portai a casa. Il tragitto fu breve, abitavo a non più di trecento metri di distanza!
Su quel PC ho lavorato qualche anno, c'era molto meno obsolescenza dell'hardware e, a ben pensare, è stato un buon investimento.
Il fatto è, però, che, nonostante vari traslochi, non riesco a liberarmi mai delle mie cose, non butto nulla, per quanto vecchio ed inutile, o almeno ci metto anni a disfarmi di oggetti di cui chiunque si sarebbe sbarazzato senza starci a pensare troppo. Finita l'era del DOS, l'M280 finì in cantina.
Una decina di anni dopo mio cognato decise che era ora di imparare qualcosa sui computer; così, poco prima dell'uscita di Windows 95, il mio M280 uscì di cantina per diventare una macchina pronta a tutto.
Dotata di DOS 6.22, HD da 20 MB (sì, Mega Byte) ma con un software, lo Stacker, che ne raddoppiava la capacità, un floppy da 3 e 1/4 e uno da 5 e 1/2, 1 MB di Ram, un video EGA a fosfori verdi, Word 5.0 per DOS, PCTools, PKZIP,... insomma, tutto il corredo di software per il mondo pre-Windows, era l'ideale per fare pratica.
Passati sei o sette mesi, l'oggetto ingombrante mi fu restituito e riprese il suo posto in cantina (di buttarlo, neppure a parlarne!)
Lì è rimasto fino a quando, cinque o sei anni dopo, il figlio di nostri amici, assolutamente inesperto di informatica, è arrivato alla stesura della tesi di laurea. Che fare? Per risparmiare un po' (e imparare qualcosa) ha pensato di usare l'M280 con Word 5.0 come programma di scrittura: per la sua tesi di letteratura era più che sufficiente.
Ancora qualche mese fuori casa, poi il PC è ritornato, accompagnato, stavolta, da una scatola di sei bottiglie di Montepulciano d'Abruzzo, proprio di Miglianico, con un paio di bottiglie di Cerasuolo veramente beverino. Il dono era sicuramente molto, molto più del valore intrinseco dell'oggetto. Ora il PC è di nuovo in cantina ma ho pensato di riutilizzarne la tastiera, che ha un 'tocco' che mi è sempre piaciuto molto, un tocco morbido, senza quel feedback cliccante e rumoroso che avevano le tastiere IBM e che per qualcuno costituiva una caratteristica irrinunciabile. Sperando nella compatibilità dei livelli di segnale, con un plug convertitore il tutto potrebbe funzionare.
Una cosa si può dire di macchine del genere: fatte per durare! Sono almeno 25 anni che funziona splendidamente. A proposito, a qualcuno interessa, in prestito s'intende, un bel 286 seminuovo ma perfettamente funzionante?

lunedì 17 settembre 2007

David McCullam

Guardavo, ieri sera, un telefilm della serie N.C.I.S., uno di quei filmetti dove, più che le improbabili storie, sono in evidenza le caratteristiche dei personaggi, tutti un po' sopra le righe. Tra l'altro, in uno dei due episodi, alcune scene sembravano fatte per regalare uno spot all'azienda che fabbrica l'aspirapolvere Roomba.
Mi piace, non lo nego, il logorroico personaggio di 'Ducky' , il medico legale.
Noioso ed ironico, racconta aneddoti della sua vita mentre seziona cadaveri, taglia toraci e trapana crani; l'attore scozzese è un professionista dei telefilm.
Chi non ricorda il piccolo e biondo attore dell'Organizzazione U.N.C.L.E. (The man from U.N.C.L.E. nell'originale USA (1964)), Kuryakin, il 'russo' poco socievole? Era un telefilm d'azione, stile James Bond, per capirsi, con Ian Fleming come consulente, si disse. Per gli appassionati di Star Trek, in uno degli episodi furono guest-star William Shatner e Leonard Nimoy.


Poi, McCullam ricomparve in Zaffiro e Acciaio, una bizzarra serie tv inglese
del 1979, minimalista come ambientazione, plot e personaggi. Una realizzazione low-low cost dove Acciaio - McCullam e la socia viaggiano nello spazio e nel tempo per impedire a non meglio identificate forze negative di alterare la sequenza della storia.

venerdì 14 settembre 2007

Il Giappone sulla Luna

Stamani, dal Tanegashima Space Center, il Giappone ha lanciato un vettore, della Mitsubishi, con a bordo un orbiter e due sonde che arriveranno in orbita lunare tra venti giorni. Da 100 km di altezza, per dieci mesi circa, scatteranno foto ad alta definizione della superficie lunare e invieranno dati scientifici
Anche la China e l'India stanno preparando missioni lunari per i prossimi mesi.
Il Giappone prevede una missione umana sulla Luna per il 2025.

[Via: Agenzia Kyodo]

Contro la corruzione

La China ha istituito, martedì scorso, un ufficio per la prevenzione della corruzione.
La nascita della struttura "va incontro all'esigenza di prevenire (il corsivo è mio n.d.r.) la corruzione in China" ha dichiarato la direttrice, Ma Wen, alla conferenza stampa di inaugurazione.

[Via: Chinadaily]

giovedì 13 settembre 2007

Che giorno è oggi?

Oggi è il primo giorno di Ramadan dell'anno 1428.

Il sito di John Walker, 'quello' di Autocad, ha una pagina interessante che tratta delle conversioni tra i calendari.

Per saperne di più sui legami tra i calendari islamici e quelli occidentali, le pagine web del bel sito di Storia dell'Astronomia di Robert Harry van Gent riportano molte informazioni utili.

Santa Caterina da ....

Dopo quanto deliberato dalla giunta comunale, di rinominare cioè lo stadio di Siena, qualcuno teme che, nel prossimo incontro con S.E. il Vescovo, il Sindaco di Siena cerchi l'appoggio della Chiesa per far ribattezzare la Santa cittadina in Santa Caterina Montedeipaschi da Siena.

Che Lucy ci aiuti

Quando si è poveri come ragni, tutto fa.
In Etiopia hanno deciso che poteva essere di un qualche aiuto, economico e di immagine, mandare in giro per il mondo Lucy, l' ominide che avrebbe più di 3 milioni di anni. Lucy in tour se ne va per i musei americani a tappe forzate, per sei anni di esposizioni al pubblico.
Mi scoccerebbe un po' che qualcuno usasse, in un lontano futuro, le ossa di mia nonna per fini turistico-commerciali. Ma che dire? E' l'unica ricchezza che hanno!

martedì 11 settembre 2007

Patatine fritte con ketchup

A nessuno importa cosa avete mangiato a pranzo.
Provate a scrivere qualcosa di interessante nel vostro blog.

Un libriccino da venti minuti di lettura, come se foste dal parrucchiere.

Destra o Sinistra?

Meglio ergonomico o esteticamente gradevole?

lunedì 10 settembre 2007

Di come leggere Nietzsche

Dice Nietzsche in Aurora (Lib. V, 454) che:
Un libro come questo non è da leggersi tutto di seguito e ad alta voce, ma da sfogliare .... occorre poterci mettere la testa dentro e sempre di nuovo fuori ....
Chissà cosa penserebbe se sapesse che è uno dei miei 'libri da bagno'!

giovedì 6 settembre 2007

Il dado Star

Per qualche motivo, che mi è incomprensibile, le donne della mia famiglia sono affette dalla stessa angoscia: "E se rimanessi, all'improvviso, senza dadi Star?"
Questo spinge mia mamma, mia sorella e mia moglie ad acquisti, compulsivi, del prodotto nella scatoletta verde: in ciascuna delle nostre case non ce ne sono mai meno di due o tre confezioni (quelle più grandi, da 20 pezzi, ovviamente), oltre ad alcuni dadi singoli sparsi qua e là, in zone strategiche della cucina ("Per le emergenze, se rimanessi senza?") ed almeno una scatola, quella in uso, in frigorifero. Ho chiesto a tutte perché il sale (perché in fondo di questo si tratta, sale e glutammato oltre ad altri 'esaltatori di sapidità') debba essere conservato in frigo e ho sempre ricevuto come risposta un'occhiataccia molto espressiva, come a dire: "Ma tu cosa ne vuoi sapere di queste cose!"

Il design del packaging, volevo dire della confezione, è lo stesso da decenni: la scatola verde e la signora sorridente, con una grafica anni '50 leggermente rimodernata, nell'atto di assaggiare un cucchiaio del gustoso alimento; da un po' nell'angolino in alto a destra si fa riferimento agli spot TV che ci dicono essere il dado il segreto della cucina dei grandi chef.

Un caro amico, la sua famiglia da tre generazioni gestisce una gastronomia, mi assicura che il glutammato è il cuore del sapore dei loro preparati.

Mi spiace solo che sia cessata, da qualche decennio, la raccolta-punti. Eravamo tra i pochi, credo, ad avere in casa gran parte dei premi che erano a catalogo!

domenica 2 settembre 2007

Garibaldi è stato qui

L'unico che ebbe danni da tutta la faccenda, e non prebende e pensioni, che si sprecarono, fu il povero Paolo Azzarini. Il trasporto clandestino di Giuseppe Garibaldi e del capitano Leggero col suo peschereccio da Cala Martina, in quel di Scarlino, a Cavo nell'Elba e poi a Portovenere, gli costò 10 anni di esilio, "finché durò la dominazione lorenese, e solamente in contrabbando si avvicinò una volta a Capoliveri per imbarcare il vecchio padre ed il resto della sua famiglia, che dové trasportare sul suolo ospitale della Liguria".
In cambio ne ebbe uno di quei tanti bigliettini autografi di ringraziamento che il generale lasciava ai suoi benefattori, quando non aveva con sé denaro od oggetti personali (regalò una penna od anche, una volta, un fischietto) da lasciare in segno di stima. E' pur vero che la sua sola presenza 'santificava' i luoghi dove era stato ospite: come reliquie furono conservati ad es. il sigaro che non fumò a Palazzo Guelfi, nella piana di Scarlino, o il bicchiere in cui bevve ed il pentolino dove gli furono cotte le uova dalla Giuseppa Bonfante, poco fuori Poggibonsi.
La fuga di Garibaldi, con la caduta della Repubblica di Roma, fu lunga e rocambolesca: uscito dalla città il 2 Luglio con 3000 uomini, pensò prima di dirigersi al nord, facendo comunque sbandare gran parte del suo esercito, per dirigersi poi a Cesenatico con soli duecento dei suoi, con cui tentò, via mare, di arrivare a Venezia; ma il mare era pattugliato dalla flotta austriaca e dovette riparare a terra: nella fattoria "Le Mandriole" il 4 Agosto gli morì la compagna Anita, incinta di sei mesi.
Attraversò poi l'Appennino col fido capitano Leggero, perdendosi durante un temporale, ritrovandosi nei monti della Calvana per arrivare al Molino di Cerbaia il 26 Agosto.
In vettura poi si diresse verso la
Maremma, meno sorvegliata dalla 'sbirraglia lorenese' anche per la presenza della malaria, facendo tappa a Poggibonsi a casa della Bonfante; cambiando cavalli a Colle di Val d'Elsa, poi verso Saline di Volterra e Pomarance, per arrivare a Bagno a Morbo alle 11 di sera, percorrendo, in un sol giorno, una bella parte di Toscana, sempre aiutato da patrioti fidati e disposti a tutto per dargli una mano.
Da Bagno a Morbo Girolamo Martini trovò con difficoltà modo di far accompagnare i fuggitivi: su consiglio di Michele Bicocchi furono rintracciati Cammillo Serafini di San Dalmazio, che li avrebbe ospitati a casa sua, e Angiolo Guelfi di Scarlino che li avrebbe aiutati ad arrivare in Maremma.
A
Casa Serafini si fermarono, per organizzare le cose, dal 28 Agosto al 1° Settembre.

Il Guelfi consigliò la fuga in Liguria, facendo prima tappa nella sua casa nella piana di Scarlino.
La zona era però abbastanza pericolosa: Serafini partì all'alba del 29 Agosto verso Massa Marittima, per cercare aiuti per organizzare il trasporto: cercò i fratelli Lapini e il follonichese Pietro Gaggioli, detto Giccamo.
I fuggitivi ripresero il viaggio il primo settembre, verso Castelnuovo, arrivando poi nella piana di Massa Marittima. Giccamo intanto era andato a Piombino e poi all'Elba per rintracciare Paolo Azzarini e convincerlo a fargli usare il suo peschereccio per la bisogna; il tutto sviando i rilasci di permessi ufficiali, necessari per gli spostamenti, perché noto e stimato fornitori di braci per i carceri elbani di Portolongone e Portoferraio.
La partenza era fissata la mattina del 2 Settembre, a Cala Martina, ritenuta attracco sicuro; il generale ed il capitano Leggero ebbero modo di riposarsi un po' e di mangiare una zuppa a Casa Guelfi (noi della zona lo chiamiamo Palazzo Guelfi, è una costruzione quadrata, proprio accanto alla 'vecchia' strada Aurelia, in prossimità del bivio per Scarlino).


Dormite poche ore, alle quattro del mattino Garibaldi fu svegliato (c'è qui un curioso episodio: un giovane ungherese, disertore dell'esercito austriaco aveva trovato riparo da qualche mese nelle campagne maremmane; nonostante la gran segretezza dei movimenti dei patrioti, era evidentemente venuto a sapere della presenza di Garibaldi e della sua fuga e si era presentato, senza saper parlare una parola di italiano, a chiedere, a gesti più che altro, di essere portato anche lui in salvo. Visti i rischi del viaggio e le ristrettezze in cui si sarebbero trovati tutti per la piccolezza del peschereccio dell'Azzarini fu però lasciato a terra).
Presero a piedi, come fossero un gruppo di cacciatori che si dirigevano ad una battuta, e raggiunsero, passando per la piana di Scarlino, la strada della Collacchia per poi, attraverso un'ardua discesa, arrivare sul mare, a Cala Martina.
Si noti che all'epoca c'erano nella zona torri di guardia armate di cannoni e truppe di cavalleggeri in pattuglia (i Cavalleggeri Guardiacoste) e quindi gli ultimi tratti della fuga furono particolarmente rischiosi.
Il peschereccio arrivò verso le 10 ed il generale poté prendere il largo, era il 2 Settembre 1849. Il 7 Settembre sarebbe partito da Genova per New York.
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Le notizie sono state riprese dal libriccino che Guelfo Guelfi scrisse e pubblicò 35 anni dopo i fatti, per onorare il padre e per raccogliere fondi per la costruzione di un monumento a Garibaldi a Cala Martina.


Le foto di Casa Serafini e di Casa Guelfi sono tratte dal sito: 1849: da Roma a New York - I luoghi di Garibaldi.

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Aggiornamento del 22/04/08

Il libro di Guelfo Guelfi, che ho scannerizzato, si può scaricare da Scribd, qui. Basta selezionare Download e poi cliccare su PDF.

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Aggiornamento del 13/01/09

Il libro si può scaricare anche dal sito di
LiberLiber.

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Aggiornamento del giugno 2012

E poi del libro si è impossessata Amazon. Vedi QUI.

 
 


Morale SudCoreana

Ci volevano degli orientali per darci una bella lezione di civismo.
Liberato dalla prigionia, il gruppo di Sud Coreani ha pubblicamente chiesto scusa al proprio Stato per averlo messo in difficoltà; il gesto ha fatto notizia.
Quanta distanza dai rientri da vincitori cui abbiamo assistito in questi anni, da parte di nostri connazionali 'rapiti' all'estero: giornaliste e giornalisti, fotografi e giovani ragazze 'in missione di pace', accolti tutti trionfalmente, le facce con il sorriso da flash pronto per i media. Lo Stato ha pagato per loro, lo Stato ha fatto lavorare il proprio 'intelligence', servitori dello Stato sono morti per loro. Avete sentito qualcuno che ci chiedesse scusa? No, è tutto assolutamente dovuto; eppure, con questa nostra formazione culturale cattolica il perdono, se ce lo chiedono, non lo neghiamo a nessuno, neanche a un brigatista assassino.
Neppure il padre missionario nelle Filippine ha chiesto scusa ('il gigante buono è molto dimagrito'); ha avuto i suoi bei passaggi televisivi ed anche un incontro con il Papa. Chissà se Benedetto XVI gli ha ricordato quella estrema forma di testimonianza che la Chiesa cristiana chiama martirio, la morte cioè per motivi di fede. E' certo che i militari che sono morti negli scontri a fuoco durante i tentativi di rintracciarlo e liberarlo non sono martiri, perché sono solo morti per fare il proprio dovere.

sabato 1 settembre 2007

Il compagno Dalai Lama

La China comunista ha stabilito nuove regole dirette a indirizzare la scelta del prossimo Dalai Lama, il capo spirituale dei Buddisti Tibetani.
Per i Tibetani, i Dalai Lama sono la reincarnazione di precedenti monaci e capi spirituali ed è un'assemblea di saggi monaci ad inividuare chi sia il 'reincarnato' che gli deve succedere.

Secondo la nuova legge 'Nessun individuo od organizzazione esterna potrà controllare la reincarnazione dei Buddha viventi."
Ogni reincarnazione dovrà essere approvata dalla strutture del governo chinese.
[Via:
BBC NEWS]

Bene: finalmente, dopo le proteste occidentali, prende piede in China un vigoroso
Controllo di Qualità.